Svetta, dalla carta di analisi al suolo, la lunga e vasta area anticiclonica che si protrae dalla Penisola Iberica sino a raggiungere i paesi dell’est. Tre troni anticiclonici governano questa distesa di stabilità meteorologica: 1030 hPa sopra al Golfo di Biscaglia, 1029 hPa sul Mare del Nord e la possente Reinhild a 1033 hPa innalzatasi sino alle Repubbliche Baltiche.
Questo scudo anticiclonico impedisce alle nuove strutture cicloniche nord-atlantiche (980 e 989 hPa) di alimentare l’ormai abbandonata depressione secondaria mediterranea (1009 hPa), stabile sopra i cieli Italiani. Questa, destinata ad un movimento lento verso levante, inizia a dispiegare i propri tentacoli occlusivi sulla Penisola Ellenica.
Inoltre, la nuova posizione rialzata di Reinhild impedisce ai vortici gelidi artici (994 e 1005 hPA) di trovare i varchi giusti per intentare una conquista europea.
Gli attacchi settentrionali alla rinvigorita area centro-europea sono ben visibili nella parte settentrionale dell’immagine satellitare odierna. Le nubi sono decisamente fredde, alimentate da venti gelidi artici continentali e marittimi, ma si scontrano inesorabilmente contro la robusta struttura anticiclonica continentale.
Sull’Italia e sulla Grecia è presente, ancora oggi, una dispiegata e poco dinamica copertura nuvolosa occlusiva. Il cut-off subito da questa struttura ciclonica e la poco incisiva circolazione atmosferica fanno insistere sulla nostra Penisola rovesci e situazioni temporalesche diffuse.
L’indigenza di questa depressione colpisce profondamente anche il Balcani meridionali e la Grecia, offuscandoli con cumuli carichi di pioggia.