I fulmini sono probabilmente la causa naturale di innesco di incendi più frequente. In particolare in condizioni di temporale secco, ovvero senza pioggia, e di clima secco. Il forte vento poi, è la condizione ideale affinché l’incendio si sviluppi e si diffonda rapidamente su una vasta area.
Tutte queste condizioni si sono presentate insieme in Portogallo, dove l’incendio di Pedrogao Grande ha causato decine di vittime e risulta tra i maggiori disastri di sempre per il paese iberico.
E il periodo favorevole agli incendi non è terminato, in Portogallo e anche in gran parte dell’Europa sud-occidentale. Persistono infatti condizioni meteo eccessivamente calde e secche, con vegetazione in sofferenza a causa di siccità prolungata.
Quella che vi presentiamo è la mappa del rischio incendi per i prossimi 7 giorni in Europa. Non si tratta di una previsione di meteogiornale ma di un prodotto di previsione ufficiale del progetto Copernicus facente capo alla Commissione Europea.
La mappa del Fire Weather Index (FWI) è prodotta sulla base dei dati di previsione del modello ECMWF e mostra le zone dove le condizioni meteo saranno più propizie, nei prossimi 7 giorni, allo sviluppo di incendi. Si tratta quindi di una mappa che evidenzia il “rischio incendi”.
Il rischio maggiore si avrà ancora sulla Penisola Iberica meridionale e occidentale, sulla Francia sud-orientale e, in Italia, su Toscana e Lazio. Altre zone a rischio saranno quelle tra l’Ungheria e la Slovacchia occidentali e, in Ucraina, le zone attorno a Kiev e Marjupol. Tra le zone meno a rischio troviamo invece la Bulgaria, dove in questi giorni si sono avute precipitazioni, persino nevose in montagna.