L’isola di Formosa si trova tra 22° e 25°N, quindi è attraversata dal Tropico del Cancro, ed è divisa dallo stretto omonimo dalla Cina. La sua storia si è divisa da quella della Cina continentale dopo la rivoluzione maoista, quando Chang Kai Shek vi creò lo stato di Taiwan (chiamato anche Cina nazionalista), che per decenni è stato una sorta di avamposto capitalista, contrapposto al potente vicino comunista che mai ha nascosto il desiderio di riannettere l’isola. Formosa è stato così, insieme a Hong Kong, il primo “pezzo” di territorio cinese a sperimentare la crescita economica secondo il modello occidentale, diventando una delle più aggressive tra le economie asiatiche emergenti. Come sappiamo in Cina oggi molte cose sono cambiate, il paese si è aperto all’economia di mercato, pur rimanendo governato dal Partito Comunista, quindi la diversità economica di Formosa è meno evidente che negli scorsi decenni. Geograficamente l’isola, la cui superficie è di oltre 36.000 kmq, si presenta di forma allungata, con asse NNE/SSW, e lungo il medesimo asse si erge la catena montuosa che la taglia, raggiungendo quasi i 4000 metri.
E’ la circolazione dei monsoni a determinare il clima di Formosa, come di tutta l’Asia meridionale e orientale. E’ noto infatti che in estate è la bassa pressione di natura termica che si forma nelle steppe dell’interno del continente a richiamare i venti umidi dall’Oceano Indiano e dal Pacifico (monsoni di SW e SE), mentre l’alta pressione siberiana invernale, sempre di natura termica, è all’origine del monsone di NE (localmente di NW) che spira su vaste porzioni dell’Asia continentale e sulla collana di isole vulcaniche sul Pacifico (dal Giappone appunto a Formosa, fino addirittura alle Filippine).
Partiamo appunto dall’estate. Su Formosa il monsone umido estivo si presenta con provenienza tra sud e sudest, apportando, arricchendosi di umidità sulle acque dell’Oceano Pacifico (dove scorre la corrente calda Kuroshivo), piogge copiose su tutta l’isola, spesso a carattere di rovesci temporaleschi. Ovunque in giugno, luglio e agosto cadono oltre 150 mm/mese, localmente, nelle zone sopravvento, si superano i 200 mm, ma anche settembre è ancora molto piovoso. Oltre alle “normali” piogge tropicali un notevole apporto precipitativo lo danno i non rari tifoni (questa è la denominazione dei cicloni tropicali nell’Asia sudorientale) che colpiscono l’isola soprattutto fra agosto e l’inizio di ottobre, con effetti spesso molto distruttivi ad opera sia delle piogge torrenziali sia dei forti venti. Superata la prima decade di ottobre, il resto di questo mese e novembre individuano una stagione intermonsonica di relativa calma, con precipitazioni in quasi tutto il paese inferiori ai 50 mm/mese (e mai superiori ai 100), abbassamento delle temperature ma soprattutto instaurazione di condizioni meno afose, quindi assai più salubri.
Verso fine novembre / inizio dicembre, con la alta pressione siberiana ormai ben strutturata, inizia a spirare il monsone di NE, con effetti diversi sull’isola. Sulle coste nord ed est e sulle corrispondenti pendici delle montagne le masse d’aria fredda che giungono da settentrione non si limitano ad abbassare le temperature, ma fanno nuovamente aumentare le precipitazioni, seppure a livelli inferiori al monsone estivo. L’aria infatti, secca in origine, si arricchisce di umidità nel passaggio sul mare e scarica questa umidità in pioggia quando impatta nelle montagne dell’isola. La direttrice delle correnti fa sì che il sudovest dell’isola venga invece a trovarsi in ombra pluviometrica, diventando quindi nel periodo invernale la zona più asciutta del paese (precipitazioni inferiori ai 30 mm/mese), ma anche la più calda, nei valori diurni, per il buon soleggiamento e per l’effetto favonico che la massa d’aria sospinta dal monsone di NE subisce scendendo, ormai secca, dalle montagne. In gennaio abbiamo così oltre 100 mm sui versanti esposti dei rilievi (oltre i 2400-2600 metri,occasionalmente anche intorno quota 2000, le precipitazioni sono nevose), ma tale soglia viene avvicinata anche sulla costa nord, nella zona di Taipei, mentre sulla parte centro-meridionale della costa est e su quella settentrionale della ovest cadono tra 30 e 80 mm di pioggia.
La differenza di piovosità tra nord piovoso (in particolare il nordest) e sud asciutto (in particolare il sudovest) si accentua in marzo quando, complice la convezione facilitata dalle temperature già nettamente salite rispetto a gennaio, il monsone di NE porta piogge ben superiori a 100 mm anche a Taipei. In aprile le piogge, a prevalente carattere di rovesci o temporali di origine termo-convettiva, rimangono stabili nel nord e cominciano ad aumentare, con l’incremento termico sempre più evidente, anche a sud, ma è a maggio inoltrato che cominciano a farsi sentire gli effetti del monsone vero e proprio.
Le precipitazioni annue sono ovunque comprese tra 1400 e 2000 mm, superando localmente quota 2000 solo sui versanti orientali dei rilievi più alti e in qualche limitato settore nel nordest. Riguardo al campo termico le isoterme al livello del mare sono comprese in gennaio tra 15° nel nord e 19,5° nel sud, mentre la temperatura è più uniforme in luglio, quando in tutto il paese siamo intorno a 28°-29°. Il clima può definirsi tropicale senza stagione secca nella parte est e nord del paese (soprattutto il nordest non riceve in nessun periodo dell’anno meno di 50 mm/mese) e tropicale con estate umida altrove.
Taipei (25°N), la capitale, rappresenta il clima della fascia senza stagione secca, visto che a novembre e dicembre (mesi meno piovosi) cadono 76 mm/mese. Le piogge sono già copiose in marzo (162 mm) e molto abbondanti da maggio a settembre (tutti oltre i 200 mm, giugno 280), con un totale annuo di 2043 mm. Le temperature mostrano una significativa escursione stagionale: gennaio e febbraio 15,2°, aprile 21,1°, luglio 29,3°, ottobre 24,6°, anno 22,5°.
Taitung (22,8°N), sulla costa est, riceve 1809 mm/anno, senza una stagione del tutto asciutta, ma con piovosità modesta (tra 40 e 50 mm/mese) da dicembre a marzo (febbraio 44 mm). Ad aprile si sale già a 92 mm, da maggio a ottobre si rimane sopra i 150 mm (agosto 312 mm, settembre 288). Temperature: gennaio 19,3°, aprile 23,9°, agosto 28,8°, ottobre 26,0°, anno 24,5°.
Hsinchu (24,8°N), sulla costa ovest, ha piovosità annua (1738 mm) simile a Taitung e come questa località non ha una stagione asciutta ma ne ha una poco piovosa (meno di 55 mm/mese da ottobre a dicembre, ottobre 44), non coincidente con quella di Taitung. A Hsinchu, sottovento alle correnti sudorientali, quindi più riparata rispetto ai tifoni di fine estate, terminano infatti prima le piogge estive (si vede dal dato di ottobre), ma piove molto di più nel tardo inverno (gennaio 78 mm, febbraio 129). Abbondanti anche a Hsinchu le piogge monsoniche estive, ma il massimo si raggiunge a inizio estate (giugno 272 mm, maggio 248, luglio “solo” 153). Temperature: febbraio 15,5°, aprile 21,5°, luglio e agosto 29,4°, ottobre 24,9°, anno 22,7°.
Kao Hsiung (22,6°N) si trova sulla parte meridionale della costa ovest, nel settore del paese più secco in inverno (meno di 40 mm/mese da novembre a marzo, 11 in dicembre, 17 in gennaio e febbraio). Cadono poi 60 mm in aprile e 38 mm in ottobre, mentre il monsone va da maggio a settembre, tutti oltre i 160 mm (giugno, luglio e agosto oltre i 300, agosto 393). Il totale annuo è 1670 mm. Temperature: gennaio 18,7°, aprile 24,5°, luglio 28,7°, ottobre 26,1°, anno 24,5°.
L’elevata piovosità di Joyutang (23,9°N, 1015 m), dove cadono 2377 mm/anno, ci dice come i rilievi esaltino i moti convettivi e quindi l’intensità delle piogge monsoniche. Da maggio ad agosto si superano i 350 mm/mese (giugno 502 mm), mentre piove poco (siamo sottovento al monsone di NE) in inverno, con meno di 50 mm/mese da novembre a gennaio (mese più asciutto novembre con 29 mm).
Taiwan è una moderna megalopoli industriale aggrappata alle vestigia di un’antica cultura e si profila come un agglomerato di città dall’aria irrespirabile, poste in fila ai piedi di una splendida catena montuosa. Ed è proprio sulle montagne che Taiwan dà il meglio di se, con i vari ambienti naturali che si susseguono all’aumentare della quota (d’inverno sulla parte alta dei rilievi settentrionali cade anche la neve).
Su Internet un punto di partenza utile in italiano è https://it.travel.yahoo.com/trguide/asia/taiwan. Informazioni utili anche su www.ait.org.tw/.