Per gli appassionati e non, ci attende un giugno ricco di eventi astronomici imperdibili. Dopo un maggio sfavorevole dal punto di vista meteo, ora sembra che l’estate possa esplodere ed il bel tempo faciliterà l’osservazione del cielo.
Per quanto concerne la serie di congiunzioni astrali, si parte subito con il botto proprio all’alba del 1° giugno quando si verificherà la congiunzione fra una sottile falce di Luna e Venere. Vedremo il pianeta dell’Amore accompagnato dalla Luna al mattino presto.
I due corpi celesti sorgeranno quasi contemporaneamente attorno alle 4:40 del mattino di sabato 1, e resteranno visibili nel cielo orientale fin quando la luce del Sole non sarà troppo forte da impedire di vedere il pianeta dell’amore nella volta celeste.
Il 5 giugno sarà la volta del pianeta Marte che si troverà in congiunzione con la Luna. Il 16 giugno Giove duetterà nel cielo con il nostro satellite naturale. Il 18 giugno si verificheranno ben due congiunzioni visibili ad ovest: una stretta fra Marte e Mercurio, ad appena 0,2° di separazione, e una fra la Luna e Saturno.
In astronomia si parla di congiunzione astrale quando due pianeti, visti dal centro della Terra, hanno la stessa longitudine o la stessa ascensione retta. Considerando la Terra e la Luna, il satellite è in congiunzione col Sole al novilunio perché si trova tra il nostro pianeta e il Sole, mostrando a noi il lato non illuminato.
Giugno sarà il mese del pianeta Giove, che sarà in opposizione il 10 del mese. Un’opposizione si verifica quando un corpo celeste si trova a 180° rispetto ad un altro. In questo caso il pianeta Giove si troverà a 180° rispetto al Sole, risultando ben visibile per tutto il mese.
Il pianeta Venere non si troverà invece in posizione favorevole all’osservazione: ad agosto ci sarà infatti una congiunzione tra Venere e il Sole e il pianeta resterà invisibile fino a ottobre. Il pianeta degli anelli, Saturno, sarà visibile a tarda serata verso l’orizzonte sud est.
Una delle particolarità di giugno sarà quella delle Arietidi, uno sciame meteorico diurno. In pratica di tratta di stelle cadenti invisibili ad occhio nudo, visto che “cadono” di giorno. Poco prima del sorgere del Sole sarà possibile vederne qualcuna, ma la loro vicinanza al radiante del Sole ne limiterà la visibilità.