ASTRONOMIA E CLIMA: il Sole sembra essersi profondamente addormentato quest’anno.
Mentre nella prima parte dell’anno periodi privi di macchie si sono alternati a periodi con una relativa attività solare, nella seconda parte stanno prevalendo di gran lunga i giorni nei quali, di macchie solari, non se ne vede neanche l’ombra.
L’uso del conteggio delle macchie solari è il metodo più semplice per quantificare l’attività della nostra Stella ed anche il metro di paragone con i cicli solari presenti nei secoli passati; ma in realtà l’attività del Sole non si rispecchia solamente nella presenza di macchie sulla sua superficie, ma anche nel numero di Flares, emissione di onde radio e raggi X, esplosioni, ecc.
Alla data odierna (19 Ottobre), il 74% dei giorni dell’anno è stato privo di macchie sulla superficie del Sole (con una “striscia di 16 giorni consecutivi), e questo è un “record”, visto che il precedente (73%) era stato stabilito nel 2008.
L’anno deve ancora finire, ovviamente, comunque c’è l’indicazione che questo minimo solare risulta essere molto profondo, e darebbe ragione alle teorie di molti scienziati che prevedono l’inizio di una fase di bassa attività solare della durante pluridecennale.
Qual è l’importanza di un Sole scarsamente attivo?
Gli studi sono stati effettuati dal fisico danese Svensmark e dimostrano come l’aumento dei raggi cosmici in atmosfera dovuto alla debolezza del vento solare determina delle reazioni chimiche che portano alla formazione delle nuvole, in particolare quelle dei bassi strati. Sole scarsamente attivo allora è uguale a maggiore nuvolosità bassa che riflette la radiazione solare nello spazio causando una diminuzione della temperatura terrestre. Tuttavia tali studi sono stati contraddetti da altri che dimostrano come non vi sia una correlazione statistica tra aumento dei raggi cosmici e formazione delle nubi. La questione è dunque ancora dibattuta.
Recenti studi hanno invece correlato l’aumento dei raggi cosmici impattanti sulla Terra con un aumento delle aritmie cardiache e delle morti per infarto.
I dati in Stratosfera misurati dai palloni sonda, indicano un aumento dei Raggi Cosmici del 18% tra il marzo 2015 ed il Luglio 2018, fatto che può causare problemi anche per i piloti e passeggeri dei voli di linea.