I fulmini sono considerati la seconda causa di morte per eventi naturali dopo le alluvioni. In tutto il mondo sono alcune migliaia le persone morte ogni anno a seguito di folgorazione da fulmini e diverse altre migliaia sono quelle che sopravvivono alla scarica elettrica con gravi lesioni.
Quella dei fulmini sono una realtà con cui si deve convivere costantemente e gli inviti alla prudenza sono confermati anche dalle ultime statistiche, che certificano quali siano le attività all’aperto più rischiose. La maggiore mortalità avviene in quei paesi dove vengono svolte numerose attività di lavoro all’aperto.
Gli stati più colpiti sono India, Nepal e Bangladesh dove in alcune tempeste elettriche possono essere decine le persone che perdono la vita in un unico evento. Molti erroneamente pensano che il fulmine perda la sua enorme potenza una volta che tocca il suolo.
In realtà si può essere colpiti sia da fulminazione diretta che da fulminazione indiretta, a causa della dispersione della carica nel terreno e nell’aria circostante il bersaglio. I danni da fulminazione diretta spesso provocano la morte, ma vediamo alcune buone regole di comportamento da seguire (continua a leggere…)
Se siete in spazi aperti, accovacciatevi stringendo le gambe al petto, tenendole ben chiuse e toccando il suolo solo con i piedi: non appoggiate mai anche le mani. Se state camminando, evitate i passi lunghi e posate a terra un piede per volta.
Se vi trovate in montagna cercate di scendere di quota, allontanandovi da cime, creste, tralicci, recinzioni e alberi isolati. Allontanatevi dalle rive dei fiumi,ruscelli, laghi o mare e uscite dall’acqua se state facendo il bagno, perché sareste un ottimo conduttore della carica del fulmine.
In spiaggia potreste essere molto esposti, perché è un luogo piano in cui voi potreste essere le parti più elevate. Non restate mai in gruppo, né tenuti per mano; distanziatevi almeno 10 metri l’uno dall’altro, in modo che il calore sprigionato dai vostri corpi non crei un canale termico per il passaggio del fulmine.
Allontanatevi dagli animali. Cercate dei rifugi chiusi come cavità o grotte, ma non state mai a meno di 1 metro dall’apertura. È buona norma anche separarsi da oggetti in metallo quali gioielli, orologi, cinture, cellulari, radio/lettori mp3, attrezzature da montagna o canne da pesca se ci trova al mare o al lago.
L’automobile può essere considerata un buon rifugio perché è una cassa metallica che scarica a terra la corrente, attraverso gli pneumatici bagnati. L’importante però è non toccarne le parti metalliche, sportelli, finestrini, autoradio. Se invece siete in bicicletta, scendete dalla bici e allontanatevi.
Se vi trovate in casa, non stazionate vicino alle finestre e staccate dalle prese di corrente le apparecchiature più sensibili come televisore, computer, impianti stereo e simili. Sarebbe bene staccare anche i cavi telefonici e i cavi d’antenna.
Evitate poi di toccare rubinetti e termosifoni, cioè quegli elementi che hanno prosecuzione in tubature esterne alla casa. Non utilizzate, durante i temporali, apparecchi elettrici a contatto col corpo come phon o ferro da stiro.