L’analisi è stata possibile grazie ai dati termo-pluviometrici acquisiti presso la stazione meteorologica di Zeddiani (provincia di Oristano) in località Santa Lucia. Lo studio condotto si riferisce ad un arco temporale che va dal dicembre del 2001 all’aprile del 2003.
Il raffronto con le condizioni climatiche medie registrate negli ultimi trenta anni ha palesato immediatamente delle notevoli anomalie.
Dalle immagini allegate si può notare come nel primo semestre del 2002 non si riscontrino anomalie di rilievo. Prescindendo dall’annosa diatriba che vede da una parte i sostenitori della rottura estiva post ferragostana e dall’altra coloro i quali affermano che in ambiente mediterraneo avvenga quasi esclusivamente a settembre, possiamo notare come in quell’anno tale rottura si verificò indiscutibilmente nel mese di agosto.
Fu possibile infatti registrare, oltre ad un abbassamento delle temperature al di sotto delle medie del periodo, dei picchi precipitativi notevoli.
Basti pensare che in molte zone della Sardegna nord orientale, dalla Gallura alla Barbagia, si raggiunsero e superarono i 100 mm, con punte di 140 mm. Nella zona occidentale le precipitazioni si assestarono su valori compresi tra 35-40 mm e 90-100 mm.
Ne consegue che anche i valori di umidità relativa risultarono elevati rispetto alle “normali” registrazioni del periodo.
Il mese di settembre seguì un andamento speculare al precedente, con una serie di depressioni provenienti da nord che regalarono, per il secondo mese di seguito, precipitazioni ancora al di sopra delle medie stagionali in gran parte dell’isola.
Si tornò in media soltanto a partire dalla seconda decade di ottobre.
Osservando rapidamente le immagini allegate, anche i più distratti potranno certamente notare come sia le temperature che le precipitazioni abbiano fatto registrare dei valori record.
Apparentemente potrebbero sembrare del tutto normali ma occorre ricordare che la zona dell’oristanese (e non solo) è in grado di far registrare, durante il trimestre estivo, oltre cento giorni con assenza totale di precipitazioni. Inoltre, in casi di ondate di caldo di origine africana, non sono rari gli episodi con temperature che superano i 40°C.
Va sottolineato anche che la temperatura media della zona analizzata, per il trimestre estivo, va dai circa 22°C di giugno ai circa 25.5°C di agosto.
Ecco allora che i 108,2 mm di pioggia registrati ad agosto e i 23,6°C di temperatura media (con le massime che mai hanno superato i 30°C) assumono un importanza notevole.
Concludendo si può senza dubbio affermare che l’estate del 2002 rimarrà negli annali come una delle più fresche ed instabili dell’ultimo secolo nell’oristanese.