CALDO? NE FARA’ ANCORA DI PIU’! Se è vero che in questi ultimi giorni non sta benissimo – climaticamente parlando – è altrettanto vero che a inizio della prossima settimana si starà peggio. Oltre al caldo – superfluo dirvi che attualmente le temperature massime si attestano diffusamente sui 35°C e oltre – sta crescendo l’umidità. Ed è proprio l’umidità che porta disagio con quella che in gergo definiamo afa. Caldo afoso, non torrido quindi, e che resterà tale per diversi giorni.
ANOMALIE TERMICHE SPAVENTOSE: osservando le proiezioni termiche per i prossimi giorni, in particolare le anomalie attese, non possiamo far altro che confermare quanto andiamo scrivendo da tempo. Ovvero che ci aspettano anomalie positive eclatanti: rispetto alla media trentennale di riferimento (1981-2010), sono attesi valori di 6-7, anche 8°C superiori. Non dovremo stupirci, quindi, se in varie località si andrà ben oltre 40°C. Specie al Sud e Isole Maggiori.
SI RIVEDE L’ATLANTICO! La notizia del giorno, che procede nella direzione modellistica dell’ultima settimana, è la conferma di un progressivo cambiamento del quadro meteo climatico. Aria fresca instabile atlantica, pilotata da un centro ciclonico in approfondimento sul nord Europa, irromperà da ovest verso est e punterà con decisione le Alpi. Ecco quindi che il cambiamento avverrà dapprima al Settentrione, poi anche nel resto d’Italia. Si prospetta un avvio di luglio ventoso, relativamente fresco (le temperature crolleranno) e localmente temporalesco. Attenzione, lo ripetiamo, dato il quadro termico di partenza i contrasti termici che potrebbero manifestarsi andrebbero a generare precipitazioni localmente violente. Teniamone conto.
SI GUARDA AL LUNGO-LUNGHISSIMO TERMINE: proiettandoci oltre il 4-5 luglio, si profilano all’orizzonte due soluzioni. La prima contempla una progressiva ricucitura anticiclonica e il ritorno del gran caldo africano. La seconda vedrebbe una recrudescenza instabile davvero imponente per isolamento di un’ampia circolazione ciclonica appena al di là delle Alpi. Chi la spunterà? Il nostro pensiero, lo conoscete, è orientato più verso la prima soluzione ma ovviamente speriamo di essere smentiti dai fatti.