La cronaca di questi giorni continua a sfornare episodi di meteo estremo: violenti nubifragi, grandinate anche estreme, furiose raffiche di vento e alluvioni lampo sono oramai la quasi quotidianità da metà giugno a oggi.
Sono tante le aree italiane colpite. Per citarne qualcuna: Valtellina, Valmalenco, alte pianure piemontesi, diverse zone lombarde, parte del Triveneto con grandinate estreme, violentissimi nubifragi in Emilia (colpite in pieno Modena e Bologna) e adesso un nuovo episodio di meteo estremo nel Pisano, con ben 128 mm di pioggia in meno di 6 ore (fonte: centro funzionale per la Regione Toscana).
Ma cosa sta accadendo? Come mai tutti questi temporali così violenti?
La risposta è semplice: l’atmosfera in queste ultime settimane è troppo caldo umida. Ciò sta a significare che se l’atmosfera è calda può anche contenere più vapore acqueo e se ne tiene troppo al primo sbuffo di aria fredda esso è carburante ottimale per l’instaurarsi dei moti convettivi, ovvero quelle correnti ascensionali che permettono la formazione di imponenti cumulonembi.
Ne consegue che, ogni qualvolta ci sia un cedimento dell’alta pressione o un arrivo di aria più fresca da nord, ci sia puntualmente il rischio di fenomeni meteo violenti.
Lo affermano anche le varie protezioni civili regionali, le uniche adibite a emanare allerte per la popolazione.
Purtroppo, fintantoché le condizioni di atmosfera caldo-umida sussisteranno, sarà sempre possibile avere rischio di temporali localmente molto intensi.
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