METEO E CLIMA: l’estensione dei ghiacci artici sta raggiungendo, come ogni anno, il proprio minimo stagionale.
Quest’anno, una Primavera ed un’Estate insolitamente calde alle alte latitudini, dove è stato a lungo presente un anticiclone che ha aumentato l’irraggiamento solare, hanno fatto sì che la superficie occupata dal ghiaccio marino sia stata quasi costantemente su valori record di estensione minima.
Tale record è stato quasi costantemente superato nei mesi di Giugno e Luglio, mentre durante il mese di Agosto vi è stato un raffreddamento consistente, in particolare sulla Groenlandia, consentendo la cessazione dello scioglimento dei ghiacci marini che sono rimasti stabili nell’ultima decade di Agosto, per poi ricominciare ad aumentare nel corso della prima decade di Settembre.
Questo ha fatto sì che la loro estensione minima si aggiri quest’anno attorno ai 3,8 milioni di chilometri quadrati, un valore che è superiore sia a quello raggiunto nell’anno record, il 2012, sia rispetto al 2016.
In ogni caso, si tratta della terza minima estensione di sempre, o almeno dal 1979, da quando i satelliti consentono di poter effettuare delle misurazioni esatte.
Le anomalie dell’estensione si riscontrano soprattutto nel settore rivolto verso Siberia orientale ed Alaska, le zone interessate maggiormente dall’ondata di caldo anomalo estivo, mentre il ghiaccio è sostanzialmente nella norma sul Canada settentrionale ed addirittura oltre la norma verso le Svalbard.
Riguardo all’estensione nel corso del tempo, essa è in costante diminuzione dal 1980 ad oggi, tuttavia risulta abbastanza stabile dopo l’anno 2008.