La fusione dei ghiacci sta causando, pensate un po’, giornate più lunghe. Fantascienza? No, è la conclusione di una ricerca scientifica che ha analizzato sia la perdita in superficie di ghiaccio dal 1958 sia l’evoluzione della durata del giorno. Si è stimato che le giornate si sono allungate di 0,2 millisecondi in 25 anni, un arco temporale impercettibile all’occhio umano ma che rappresenta una scoperta sensazionale per la comunità scientifica.
Nello specifico è stata osservata l’evoluzione del livello del mare tra il 1958 e il 2014, confermando che il tasso di crescita medio sta accelerando in tutto il mondo. Come si sa il disgelo sta causando lo spostamento di grandi masse d’acqua dolce dalla Groenlandia e dall’Antartide, producendo lievi cambiamenti nella distribuzione della massa terrestre.
Per capire il motivo che ha portato all’allungamento dei giorni i ricercatori hanno stabilito questa similitudine: come un pattinatore artistico che apre le braccia durante una piroetta, girando più lentamente, le nostre giornate durano un po’ di più. Chiaramente l’aumento del livello dei mari non è lo stesso in tutto il mondo: ci sono differenze notevoli a secondo delle regioni.
Non si verifica esclusivamente per lo scioglimento del ghiaccio terrestre, si può verificare anche per l’espansione dell’acqua marina causata dall’aumento delle temperature, ma anche a causa del maggiore utilizzo di acque sotterranee e dello stoccaggio di grandi quantità di acqua dolce nei bacini interni.