L’anticiclone Tomke (1030 hPa) protegge l’intero versante occidentale europeo. La sua impennata verso nord sta per essere deviata dalla forte risalita ciclonica oceanica a 996 hPa verso le vicine Isole Britanniche, unica direzione disponibile a causa della presenza del ciclone Soren appostato col suo minimo barico a 1005 hPa sopra l’Islanda.
Sopra ai Paesi Baltici si assiste a possente risucchio depressionario di Ralf (985 hPa). I venti gelidi che accompagnano l’estensione del suo fronte freddo si incuneano dentro i territori orientali del Continente. Azioni occlusive sovrastano i lembi russi nord-orientali.
Il Mediterraneo è, ancora oggi, sede di instancabili e cospicue ondulazioni bariche. Abbandonate le Isole Baleari, il ciclone vaga nel Bacino senza alcuna via d’uscita. Oggi si ritrova con i suoi minimi a 1009 hPa sopra l’Italia meridionale, spostando l’attenzione sullo Ionio e le vicine coste albanesi.
Pattern cumulonembico in rapida discesa dalle latitudini artiche verso la Scandinavia. Questa è il nuovo carburante del serbatoio depressionario baltico. La scarsa umidità presente in zona si mescola rapidamente a terra, limitando il rischio di temporali alle sole ore diurne sopra le zone costiere della Polonia e Repubbliche Baltiche. Le raffiche di vento si concentrano nel pomeriggio sopra la Russia nord-orientale, accompagnando situazioni temporalesche durante il passaggio del fronte.
Ad occidente vige la piena protezione meteorologica anticiclonica, allungatasi prontamente anche sulla Penisola Iberica, liberata dall’instabilità balearica.
Quest’ultima, non trovando vie di uscita dal Bacino del Mediterraneo, trasla verso est, invadendo completamente l’Italia centro-meridionale. Il vortice ciclonico è in rafforzamento, trovando davanti a sé l’aria caldo-umida dei settori centro-orientali mediterranei ed inasprendosi sopra lo Ionio. Ingenti piogge temporalesche sono in estensione sopra l’Italia sud-orientale, l’Albania e la Grecia occidentale, lasciando strascichi nell’entroterra italico.