Le immagini delle terribili inondazioni che provengono dall’Oman, nella penisola arabica, hanno portato vari enti meteorologici a indagare sul fenomeno in corso.
Si tratta di un ciclone tropicale che si è formato a ridosso delle coste e il movimento molto lento (quasi parallelo alla costa), sta causando enormi accumuli di pioggia in alcune aree del Paese. Non bisogna dimenticarsi che si tratta di un paese desertico, quindi stiamo parlando di un fenomeno assai raro.
Dall’altra parte del mondo, sull’oceano Atlantico settentrionale, il National Hurricane Center del NOAA segue l’avanzamento di un’area di bassa pressione suscettibile di diventare un ciclone subtropicale nelle prossime ore. Potrebbe essere il terzo prima dell’inizio ufficiale della stagione, qualcosa che gli stessi esperti del NOAA definiscono inaudito.
Per quanto riguarda il ciclone del Mar Arabico l’occhio si è mosso alternativamente tra terra e Mar Arabico, senza penetrare completamente sulla terraferma. Il ciclone ha trovato abbastanza energia in un ambiente favorevole per intensificarsi ulteriormente, tant’è che secondo le analisi è probabile che abbia raggiunto il grado di tempesta tropicale.
Si tratta di uno di quei pochi casi in cui i cicloni tropicali si formano o si intensificano mentre si trovano sulla terraferma. Il fenomeno più raro in assoluto è quando si formano in un deserto. Qui l’acqua piovana che cade nel deserto, il cui suolo è a temperature molto elevate, produce fenomeni di evaporazione molto intensi e tutto quel vapore acqueo può alimentare il ciclone aiutandolo a intensificarsi.
Per quanto riguarda il ciclone tropicale del nord Atlantico, come detto sarebbe il terzo caso di ciclone tropicale o subtropicale che si forma prima dell’inizio ufficiale della stagione. Un fenomeno senza precedenti in una serie climatica risalente al 1851.