L’anticiclone Tomke (1029 hPa) deraglia e si dirige verso l’aperto Oceano. Il suo versante orientale riesce ancora a sovrastare i Territori centro-occidentali europei, ma si mostra indebolito dagli attacchi frontali freddi di Ralf, centro ciclonico del Mare del Nord a 997 hPa.
Le sue raffiche fredde si accumulano sopra il Baltico per traboccare veementemente sopra i Paesi dell’Est, innalzando la residua superficie altopressionaria caldo-umida esistente.
Sul Mediterraneo occidentale insiste l’ondulazione barica a 1014 hPa. Dalle Baleari si estende sino al Tirreno opponendo la propria avvezione fredda a quella calda in risalita dal settore orientale (1019 hPa).
Nubi corpose e ricche di pioggia invadono l’intero versante occidentale del Bacino del Mediterraneo. Il loro lento movimento verso est comporta la riconquista del Mar Tirreno, aggredendo, nuovamente, le Regioni insulari italiane.
Il fronte freddo baltico distende la propria coltre nuvolosa sopra i Paesi dell’Est. Nubi e venti gelidi abbattono le temperature, sfociando in qualche rovescio sopra i Paesi Baltici. Piogge isolate si possono riscontrare anche sopra le coste belghe, direttamente esposte alla vicina influenza ciclonica.
Alta pressione atlantica riesce a respingere, solamente, gli attacchi groenlandesi, mostrando strenua resistenza di fronte a quelli scandinavi. La sua protezione si sta riducendo ai soli Paesi occidentali, cedendo terreno davanti ai possenti flussi freddi orientali.