Il quesito che ci si sta ponendo è uno solo: sarà un luglio rovente? In risposta abbiamo scritto tantissimi articoli e chi ci segue sa che le innumerevoli analisi evidenziavano il rischio che un blocco barico come il precedente potesse riproporsi prepotentemente. Nel scrivere ciò evidenziammo perplessità circa la dinamicità atmosferica mostrataci dai modelli, dinamicità che difatti potrebbe scontrarsi con la mole altopressoria e con le masse d’aria sahariane. Eloquenti, in tal senso, le ultime emissioni modellistiche dalle quali si evince il tentativo di una “goccia fredda” oceanica di insinuarsi nel cuore del Mediterraneo.
Un tentativo che potrebbe andare a segno almeno parzialmente, in specie al Nord Italia. Più a sud, invece, il dominio anticiclonico potrebbe accelerare. Va detto che qualora dovessero giungere gli sbuffi d’aria fresca, anche solo in quota, si creerebbero le condizioni ideali per violenti temporali. Dove? Sicuramente sulle Alpi, ma visti i precedenti crediamo che gli sconfinamenti verso la Val Padana siano a portata di mano.
E poi? Beh, guardando ancor più in là non possiamo far finta di nulla: l’Alta Africana potrebbe picchiar duro riportandoci condizioni meteo climatiche non proprio gradevoli. E per il momento le proiezioni stagionali – che davano un’estate “infernale” per molte aree del Mediterraneo – si sta realizzando.