E’ ben evidente la nuvolosità sul bacino del Mediterraneo e più ad est, opera della depressione che agisce sulla nostra penisola con tre centri depressionari minori, uno in dissoluzione a ridosso della Campania e l’altro ad ovest della Sardegna ed un terzo più ad est oltre l’adriatico.
All’interno di detti minimi, generatisi dal contrasto evidente tra l’aria più fredda in quota ed il mare nostrum sempre pronto a dare spettacolo quando una massa gelida si tuffa in esso, si muovono corpi nuvolosi che stanno dando intense precipitazioni sul lato orientale della penisola, così come al sud e più ad est sui Balcani, dove la neve in tutti questi settori regna sovrana anche a bassa quota se non in pianura.
Ma l’influenza della depressione piuttosto vasta a dire il vero si spinge anche a nordest, fin verso la Polonia e l’Europa centrale, dove nubi e qualche precipitazione nevosa non mancano di essere presenti, in un quadro termico freddo.
Ma la neve si spinge anche più ad ovest, comprendendo la Sardegna, le Baleari e senza escludere il nordovest africano, dove il fenomeno è davvero raro.
Ma non è esclusa da questa enorme spirale, nemmeno la Francia centro meridionale, dove si presenta una nuvolosità variabile con sporadici fenomeni nevosi più insistenti lungo la fascia montana sudoccidentale.
L’anticiclone oceanico è oramai coricato da sudovest verso nordest, nel tentativo di agganciare il suo collega russo-siberiano, al momento il contatto c’è ma piuttosto debole e tra loro si vuole insinuare il terzo incomodo, una depressione in approfondimento sull’artico, che non potendo scorrere parallelamente verso est, per la presenza della possente figura anticiclonica fredda russa e spinto ad ovest dall’anticiclone atlantico che non vuole cedere il passo dalle sue posizioni oltretutto ben consolidate con 1047 hpa in oceano, trova come unica via di fuga il tentativo di non permettere il saldo congiungimento delle due colleghe altopressorie.
La situazione al momento è in bilico, il congiungimento è avvenuto flebilmente, e una piccola parte di aria continentale sta passando molto debolmente sull’Europa centrale per confluire nella depressione, ma il vortice artico ben evidente dal satellite con dense nubi sulla Scandinavia è pronta a spingere il disgiungimento per poter poi proseguire il suo cammino in un canale già depressionario, con direzione sudest.
Inutile dire che l’Atlantico ora è sede di tempo uggioso per nebbie dovute alla stabilità atmosferica e clima mite per la presenza dell’alta pressione che coinvolge nel suo abbraccio anche il Regno Unito, dove le temperature sono aumentate vuoi per la presenza dell’alta, vuoi per il passaggio di un fronte caldo annesso alla depressione di cui sopra.
Anche la Russia sede dell’anticiclone omonimo, non gode di cieli sereni, poiché l’alta in questione, non garantisce mai serenità e stabilità , ma freddo intenso e neve, supportata in quota da regime depressionario.
Bisognerà attendere ancora per capire bene le mosse delle figure in gioco sullo scacchiere europeo, molte potrebbero essere le sorprese, visto che le energie che si sviluppano dalle aree pressorie sono notevoli, nel bene e nel male e non è facile prevedere le mosse di un ingranaggio così possente e bilanciato.