Il fronte freddo di Rainer, 1006 hPa al largo delle coste irlandesi, raggiunge la parte occidentale delle Isole Britanniche e si addentra nella Francia nord-orientale, puntando i vicini settori tedeschi.
Con il cuneo anticiclonico nordafricano in permanente copertura della sola Penisola Iberica, le intromissioni umide atlantiche hanno libero campo di addentrarsi sino ai Pirenei.
Scontri di massa di notevole intensità si verificano sopra i cieli danubiani. L’abbassamento latitudinale dell’hp Diana (1017 hPa) verso il cuore dell’Europa innesca conflitti meteorologici con l’aria instabile dei settori austro-ungarici e balcanici.
Situazione agitata anche in Italia. La continua presenza della leggera velatura barica a 1011 hPa determina intromissione di aria umida in quota capace di aggredire il caldo strato sottostante.
Temporali disseminati in tutta Europa.
Partendo da occidente si possono constatare situazioni pluviometriche, determinate dall’avvento del fronte freddo oceanico, sopra le aree centrali britanniche, il nord-est francese, l’occidente tedesco ed il Benelux. Intromissioni umide inaspriscono i contrasti termici sopra la catena pirenaica.
Al centro-est del Continente si evidenziano cumulinembi sopra il sud-est tedesco, la Repubblica ceca, l’Austria, l’Ungheria ed i Balcani. Il bel Danubio blu viene interamente subissato da forti temporali sino a rasentare situazioni di nubifragi.
Isolati temporali si assistono anche sulla parte meridionale svedese, a causa della brusca discesa di un lungo fronte freddo artico.