Da oggi i venti freddi dell’est saranno i veri padroni della nostra Penisola. Il possente raffreddamento dell’atmosfera comincerà a comportare precipitazioni nevose anche a bassa quota. Certo, i bambini sperano di passare un Natale sotto la neve, quindi l’evoluzione meteorologica della prossima settimana assume un ruolo determinante.
In Europa
Quasi assoluto il dominio dell’area anticiclonica azzorriana. Il suo ampliamento verso Est costringe il nocciolo gelido artico ad un conseguente spostamento e ad una nuova posizione, oggi è attivo sui cieli ucraini. Le temperature si fanno gelide soprattutto nell’area compresa tra la Polonia orientale, Bielorussia ed Ucraina del nord.
Oltre ad essere il centro di un freddo intenso, questa falla barica è anche il crocevia del passaggio congiunto dei venti gelidi artici continentali provenienti dal Mare di Barents e dalla Russia settentrionale e di quelli polari continentali derivanti dalle zone centrali sovietiche. Questi venti sfruttano l’estensione verso il Mediterraneo di questa cella gelida per arrivare di gran lena fino all’Adriatico, interessando in prima persona le Regioni italiane.
A nord del Continente non si dà pace il fronte polare allungato ed ondulato da NE a SW tra l’Islanda e la Scozia. Nonostante l’incessante spinta dei venti gelidi groenlandesi non riesce a scalfire la possente area anticiclonica in determinata espansione verso Capo Nord. La sua componente gelida è ben evidenziata dalle luccicanti nuvole, ricche di cristalli di ghiaccio.
In Italia
A nord cieli parzialmente nuvolosi con locali addensamenti sul settore orientale dell’Emilia Romagna associati a deboli precipitazioni nevose anche a bassa quota. Precipitazioni che sembrano approssimarsi anche sulle aree prealpine e collinari lombarde e liguri.
Al centro, sul versante adriatico i cieli sono molto nuvolosi con precipitazioni in estensione ed intensificazione, anche nevose fino a raggiungere le zone costiere. Sempre nuvoloso, ma con maggiori schiarite il versante tirrenico.
Al sud molto nuvoloso con addensamenti intensi inizialmente sul versante adriatico, con precipitazioni in progressiva intensificazione ed estensione anche alle altre Regioni.
L’arrivo dei venti gelidi nord-orientali determina un generale diminuzione delle temperature che, dal versante adriatico, invade tutta la Penisola.