Prendendo come riferimento la normale di Vostok (-66,1 °C), si può parlare di semestre invernale freddo quando la media abbia uno scostamento superiore a -1,0 °C. Mancano 16 giorni al termine della stagione sul Plateau Antartico e la proiezione indica un inverno che alla base russa non si registrava da nove anni. Le due settimane iniziali di settembre sono andate in archivio con una media di -69,3 °C e a meno di prossime, eccezionali avvezioni, si sta delineando un semestre tornato ai livelli degli anni Novanta. Ma è la graduatoria dei cinque episodi più freddi a permettere un primo inquadramento storico:
1993 -68,9 °C
1960 -68,6 °C
1999 -68,5 °C
1966 -68,3 °C
1979 -68,2 °C
L’andamento decennale è invece il seguente (mancano gli anni 1994, 1996 e 2003 in cui la base non fu operativa):
1958-’67 -66,4 °C
1968-’77 -66,2 °C
1978-’87 -66,0 °C
1988-’97 -66,4 °C
1998-’07 -65,6 °C
Anche se il 2008 non si attesterà su livelli record (al momento il semestre segna -67,5 °C), vale tuttavia la pena compiere una breve analisi dei principali indicatori poiché, come emerge dai quadri, si è comunque invertito un trend che nel 2007 aveva raggiunto il suo apice positivo, quando l’inverno aveva fatto segnare il record di -62,2 °C (+3,9 °C rispetto alla norma).
Quel che preme sottolineare, parlando di medie stagionali (e d’una stagione particolare, poiché l’inverno antartico, di fatto, si protrae da aprile a settembre), è che non sono importanti i valori assoluti, bensì la persistenza al di sotto di determinate soglie. A Vostok, tale riferimento è rappresentato dai -70 °C; temperature inferiori ai -80 °C sono la conseguenza del protrarsi del freddo, ma di per sé non determinano un grande inverno: tant’è che la stagione 1983, quella del record del mondo (21 luglio: -89,2 °C), fu decisamente calda (media: -64,6 °C). È invece analizzando la circostanza in senso inverso, ovvero i quattro inverni in archivio in cui non sono stati registrati valori di -80 °C, che si notano medie sempre superiori alla norma:
1963 -63,4 °C
1971 -65,6 °C
1980 -63,0 °C
2006 -65,0 °C
Il 2008 conferma la regola: pur senza minime eclatanti (il -84,1 °C rilevato il 27 agosto fatica a entrare nella lista dei 30 giorni più freddi della base russa), vanta però la serie di -70 °C nettamente più importante dell’ultimo triennio; il calcolo seguente è basato sui 732 dati sinottici 1 aprile – 30 settembre, quelli cioè con cui si costruisce la media mensile, misurati ogni sei ore a partire dalle 0000 UTC del giorno (tra parentesi, il rapporto rispetto al massimo possibile):
2006 177 (24,2%)
2007 95 (13,0%)
2008 247 (37,0%) al 14 settembre
Scorporando ulteriormente i dati 2008, si rinvengono 83 valori inferiori ai -75 °C e 4 inferiori ai -80 °C. Fra il 18 e il 27 agosto inoltre, si distingue un’ininterrotta sequenza di 38 dati sinottici inferiori ai -70 °C; per ritrovarne una più lunga, occorre risalire al 7-17 settembre 1998, quando si ebbero 40 dati consecutivi a -70°C, di cui 30 inferiori ai -75 °C (nella sequenza 2008 sono 27) e 7 inferiori ai -80 °C (nel 2008 sono 4). Sul risultato finale, molto dipenderà dall’andamento delle prossime settimane, considerando che il ritorno del Sole sopra l’orizzonte (avvenuto il 21 agosto) a settembre non ha particolare incidenza sui valori termici; tant’è che se si guarda alle 10 temperature assolute più basse nella storia di Vostok, si nota che ben otto sono state registrate fra il 20 agosto e il 14 settembre.
Analisi del trimestre giugno – agosto: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18484.