Il bilancio delle vittime ha raggiunto le 350 unità, mentre i danni sono incalcolabili. Lo stesso Presidente degli Stati Uniti s’è detto impressionato dall’entità della devastazione.
Quanto un tornado possa essere devastante è risaputo. Chi ha la passione per gli eventi meteorologici estremi saprà senz’altro che l’area del pianeta ove si verifica il numero maggiore di tornado è la cosiddetta “Tornado Alley” (l’Area dei Tornado), negli Stati Uniti (il paese maggiormente colpito da questo fenomeno per frequenza e intensità). Questa zona comprende lo stato del Texas, l’Arkansas, l’Oklahoma, il Nebraska, Il Kansas, il Missouri, l’Iowa, il South Dakota e l’Illinois.
Anzitutto cerchiamo di capire cos’è che può scatenare un evento così estremo. Normalmente i moti all’interno di una cella temporalesca sono di tipo rettilineo, ma il moto ventoso che genera un cumulonembo può originare dei vortici. Significa che all’esterno e all’interno della nube si vengono a creare dei moti circolatori. La causa più comune che determina la nascita di questi vortici è la turbolenza scaturente dal contrasto tra la corrente ascensionale e quella discendente all’interno del temporale. In questo caso si possono formare tornado di debole intensità e di breve durata.
Un’altra causa che può condurre alla formazione di un tornado è la presenza di correnti fredde alle alte quote dell’atmosfera (Jet Stream) che alimentano il moto convettivo della nube temporalesca e ne inducono la rotazione. Ecco, è questo il caso. Il tornado, per la precisione, si forma nel settore ascensionale della cella temporalesca. Si viene a creare una notevole differenza di pressione tra centro e periferia della colonna d’aria e se raggiunge valori tra i 20 e i 40 hPa l’aria viene risucchiata fino a toccare il suolo. La colonna, in rotazione antioraria, può raggiungere altissime velocità di rotazione ed in base a questa velocità che un tornado può rivelarsi più o meno distruttivo.
Il caso specifico rientra a pieno titolo nella seconda categoria di cause. Lo stazionamento, nelle scorse settimane, di un’area di Alta Pressione sul Canada ha sospinto verso sud masse d’aria fredda e secca, in seno al Jet Stream. Lo scontro, violentissimo, con l’aria caldo-umida in risalita dal Golfo del Messico ha dato il là alla formazione di sistemi temporaleschi estremamente violenti.