Manca il contributo del grande caldo per incentivare ulteriori contrasti termici, eppure impazzano i temporali su parte dell’Europa Occidentale: coinvolte la Francia, il Belgio l’Olanda e parte della Penisola Iberica, che si sono trovate lungo il cavo ascendente della saccatura atlantica che spinge per penetrare verso levante. L’aria più fresca che preme da ovest si è così trovata a contrapporsi con un richiamo più tiepido ed umido, andando a costituire un mix ideale per la genesi di sistemi temporaleschi.
L’instabilità in particolare ha colpito gran parte della Francia, ad esclusione dei settori più meridionali, con cumulati locali anche di 25-30 millimetri. Questi fenomeni temporaleschi nelle ultime ore si sono accaniti sulle zone orientali, raggiungendo anche l’ovest della Germania e spingendo al tempo stesso verso i settori alpini generando quei preparativi per fenomeni ancor più intensi che sono attesi per la giornata di mercoledì. Le ultime proiezioni dell’European Storm Forecast Experiment vanno a confermare la possibilità di intense situazioni temporalesche.
Non solo il Nord Italia, dove abbiamo già evidenziato il rischio di nubifragi soprattutto per quanto attiene le zone padane a nord del Po, ma anche il cuore centrale dell’Europa potrà essere penalizzato da ingenti eventi temporaleschi. In particolare, temporali di particolare violenza potrebbero accanirsi fra il sud-est della Germania, l’Austria e la Repubblica Ceca, ove è stato evidenziato il livello 2 su una scala di rischio di fenomeni estremi (fra i quali sono compresi anche eventuali rischi di fenomeni vorticosi, colpi di vento e potenti grandinate) che si spinge fino a 3.