Gli analisti climatici del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), sono stati chiari: il 2012 rischia di passare agli annali come l’anno più caldo di sempre. La prima metà dell’anno – soprattutto le stagioni primaverile ed estiva – è stata condizionata da una possente anomalia termica positiva e una carenza di precipitazioni senza precedenti.
Il periodo da gennaio ad agosto, ad eccezione dell’Alaska e delle Isole Hawaii, è stato il più caldo dal 1895, ossia da quando vengono registrati i dati. In 47 stati (sui 48 continentali) si sono avute temperature costantemente superiori alla media.
Sino ad oggi sono stati polverizzati 240 record di calore e la siccità è considerata la peggiore degli ultimi 56 anni. Il rapporto del NOAA ipotizza una persistenza e addirittura una diffusione della siccità. “La maggior parte delle zone colpite dal disastro non hanno visto alcun miglioramento” ha dichiarato Mike Halpert. “A questo punto ci aspettiamo un aggravio della situazione anche più ad ovest, in direzione di Montana, Idaho e Oregon”.