Rispetto a quanto accaduto nell’Oceano Indiano Settentrionale, con lo tsunami che ha portato morte e distruzione in numerosi paesi, gli effetti del ciclone tropicale Chambo, che è in azione nella parte sud dello stesso Oceano, sono decisamente trascurabili, tanto più che la tempesta si sta muovendo in mare aperto.
Il ciclone Chambo, in movimento sull’Oceano Indiano Meridionale, nel pomeriggio di Natale era centrato 740 miglia a sudest di Diego Garcia. La tempesta, acompagnata da venti sostenuti fino a 105 miglia orarie, si muoveva verso sudovest a 11 miglia orarie.
Continuando a muoversi in mare aperto, lontano da terre emerse, Chambo aveva portato il suo centro alle 18 GMT di Santo Stefano a 16,9°S 79,1°E, con venti sostenuti fino a 95 nodi (109 miglia orarie) e raffiche a 115 nodi, con onde alte fino a circa 10 metri. Queste caratteristiche classificavano Chambo come ciclone di categoria 2 e tale dovrebbe rimanere sia oggi, lunedì 27, che domani.
Per le 18 GMT del 27 il centro è previsto trovarsi a 19,0°S 77,3°E, con venti sostenuti a 90 nodi e raffiche a 110. Per le 18 GMT di martedì il ciclone, ancora di categoria 2, dovrebbe essere leggermente indebolito, con venti sostenuti a 85 nodi e raffiche a 105, centrato a 20,8°S 75,5°E, sempre in mare aperto.