Per adesso, sul Nord America, si tira un sospiro di sollievo, con un relativo allentamento delle condizioni di maltempo che hanno a lungo imperversato sul Paese, in particolare su tutta la fascia settentrionale, dall’Alaska al Canada, e sulla parte nord orientale statunitense.
Ma adesso nuove insidie si stanno presentando, in particolare le condizioni sembrano essere quelle favorevoli al verificarsi di tempeste di neve su diverse zone.
Le mappe di previsione esaminate sono quelle GFS Unysis, che, a scadenza di appena 72 ore, appaiono essere molto affidabili.
L’anticiclone di 1030 hPa presente attualmente sul Maine, si sposterà, infatti, verso levante, non senza effettuare una certa resistenza all’avanzata verso levante di un campo di bassa pressione.
Questo favorirà la persistenza di forti precipitazioni che, dal Texas, ove sono presenti attualmente, tenderanno a spostarsi in direzione dello Stato di New York entro 48 ore, raggiungendo addirittura il Canada Orientale.
Su queste zone, si andrà profilando, contemporaneamente, un nuovo afflusso di aria artica di origine canadese.
Queste sono le condizioni ideali per la formazione di quelle tempeste di neve terribili che, a volte, caratterizzano il clima invernale newyorkese, ovverosia lo scontro frontale tra l’aria calda ed umida proveniente dal Golfo del Messico e l’aria molto fredda e secca proveniente dal vicino Canada.
Nel frattempo, una depressione proveniente dal Pacifico avanzerà dalla parte occidentale degli Stati Uniti fino a raggiungere il Golfo del Messico, ed anche qui si scontrerà con l’aria fredda che giunge dal Canada.
Anche in questo caso le condizioni sono ideali per l’evolversi di un’area di forti precipitazioni che tra l’Oklahoma, l’Arkansas, il Missouri, potrebbero essere a carattere nevoso.
Insomma, un clima statunitense che, quest’anno, mostra il suo lato peggiore, con un inverno che rischia di diventare memorabile su diverse zone.