Intensissime le piogge che stanno cadendo ormai da tre giorni in Svizzera. Ecco gli accumuli riferiti ai giorni 4, 5 e fino alle ore 14 del 6 settembre: 247 mm a Locarno-Magadino, 221 a Locarno-Monti, 187 a Robiei, 170 al Passo San Bernardino, 166 a Hinterrhein, 144 a Comprovasco, 135 a Ginevra, 125 a La Dole, 111 a Lugano. La confederazione elvetica si è trovata in questi giorni esposta al flusso perturbato da sud-ovest, impattante contro la catena alpina. La perturbazione, pilotata da un ampio centro depressionario con minimo sulle Isole Britanniche, è impossibilitata a proseguire la sua corsa verso est a causa del muro eretto dall’anticiclone sub-tropicale e scarica tutta la sua umidità contro i contrafforti alpini occidentali.
Ingenti le piogge anche nelle aree prealpine di Piemonte e Lombardia. Negli ultimi tre giorni nel verbano caduti 204 mm a Verbania, 180 mm a Stresa, 174 ad Omegna; nel biellese 154 mm a Cellio, 128 a Sabbia (dati arpa Piemonte); nella sola giornata di ieri 107 mm caduti a Luino, in provincia di Varese (dati centro meteo lombardo).
Piogge intense anche su diverse regioni del sud-est francese. Sempre negli ultimi tre giorni caduti 168 mm a Montelimar (di cui 140 in un giorno) e 115 a Lione. Allagamenti segnalati nei dipartimenti dell’Herault e dell’Haute-Loire. Ma anche su tutte le regioni atlantiche, da Portogallo alla Spagna settentrionale, fino ad arrivare all’Irlanda e alla Gran Bretagna, questo inizio di settembre è particolarmente bagnato. Nelle ultime 60 ore in Gran Bretagna caduti 90 mm a Warcop Range e 57 a Great Malvern; in Irlanda 56 mm a Casement e 50 a Dublino; in Spagna 53 a Vigo (74 mm in 84 ore); in Portogallo 46 mm a Porto, mentre nella sola giornata odierna (dati parziali) 34 mm a Coimbra, 24 a Viseu, 18 a Lisbona.
Assai diversa la situazione in 4/5 d’Italia. L’ondata di caldo anomalo ha preso in pieno la nostra penisola. +34.2°C la massima registrata il 5 settembre a Ferrara: è record per settembre. Anche Bologna, Forlì e Cervia, tutte oltre i 34 gradi, hanno stabilito il loro record di settembre. Ma anche oggi (6 settembre) è in atto l’attacco ai record, pertanto vi aggiorneremo sugli effetti di questa onda calda anomala nei prossimi articoli. Basti dire che non solo l’Italia ne è colpita, ma che la risalita di aria calda sta interessando anche i Balcani.
L’autunno comincia invece a fare sul serio in Scandinavia. In Finlandia il 2 settembre temperatura scesa fino a -4.9°C a Salla; altri dati: Putasjarvi -3°C, Ahtari -2.9°C, Mikkeli e Jyvaskyla -2°C. Rialzo termico nei giorni successivi e stanotte nuova discesa, ma questa volta limitata alle località del nord scandinavo tra Svezia e Finlandia: raggiunti -2.4°C a Jokkmokk e -2°C a Muonio.
Sono salite a quasi 500 le vittime ad Haiti al seguito del passaggio della tempesta tropicale Hanna. Un bilancio tragico, dovuto alle colate di fango che le piogge incessanti hanno prodotto sulla città di Gonaives. La colpa forse, più che delle piogge, è di un territorio haitiano gravemente pregiudicato dai disboscamenti massicci, oltre che nella mancanza di prevenzione. Intanto Hanna ha approcciato le coste orientali statunitensi. Pronti a prendere il suo posto Ike e Josephine, in una stagione degli uragani già intensissima. Josephine è la 10° tempesta nominata della stagione, la media per tutto l’anno è di 11. Difficile però battere il record del 2005, l’anno di Katrina, con ben 27 tempeste nominate.
E’ apparsa qualche giorno fa su molti organi di informazione la notizia dell’eccezionale nevicata avvenuta in Kenya. Peccato fosse grandine. La conferma che di grandine si è trattata, giunge, attraverso la bbc, dal servizio meteo del Kenya. E non poteva essere altrimenti; il paese dove ci sarebbe stata la presunta nevicata, Nyahururu, si trova a 2300 metri di quota, e sebbene la notte possa registrare temperature minime piuttosto basse (in queste notti in località vicine a pari quota si è scesi fino a +7°C), è praticamente impossibile che vi nevichi. In Kenya nevica sì, ma oltre i 4000 metri di quota. E a proposito di grandine, il Kenya vanta il poco invidiabile record di avere la località con più giorni di grandine al mondo: è Keriche, dove ogni anno ci sono in media 81 giorni con grandine (non 132 come riportato da molte fonti), sebbene i chicchi siano mediamente molto piccoli e giungano assai rapidamente alla fusione.
Non solo Europa e Caraibi interessati da forti piogge in questi giorni. Anche l’Australia ha avuto la sua tempesta. Interessate le regioni del Queensland e del Nuovo Galles del Sud (Austriale orientale). Dai bollettini risultano caduti nelle ultime 36 ore 157 mm a Gosford, 165 a Mangrove Mountain, 106 a Norah Head e 85 mm nella città di Sydney, e negli ultimi quattro giorni ben 289 a Dorrigo, di cui 142.6 in un solo giorno, e 163 mm negli ultimi tre giorni a Nelson Bay.
Record di caldo al Polo Sud. Nella stazione posta nel luogo più a sud del mondo, il 4 settembre la temperatura ha raggiunto -33.7°C. Un valore che non invita certo ad una passeggiata all’aria aperta, ma che batte di ben 6.9°C il record precedente del giorno datato 1978.