Ancora grande caldo nelle Repubbliche Baltiche e in Russia nordoccidentale lunedì 10 luglio. In Estonia, a Voru, la massima è stata 35,1°C, a soli 0,5°C dal record nazionale, che appartiene alla stessa Voru (35,6°C l’11 agosto 1992). Record storici battuti invece a Narva, che si trova nel nordest del paese, al confine con la Russia, e Valga, entrambe arrivate a 34,4°C (precedente record di Narva 34,0°C, ancora l’11 agosto 1992, stesso giorno in cui Valga toccò i 34,3°C, come il 13 luglio 1959).
In Lituania, lunedì 10 luglio la località più calda è stata Birzaj, con 34,7°C, mentre Vilnius ha toccato i 33,2°C, 1,4°C in meno del record cittadino. In Lettonia, 33,4°C nella stazione meteo cittadina della capitale Riga, che ha un record di 33,7°C (34,0°C il record di Riga aeroporto). In Russia, da segnalare i 33°C di San Pietroburgo (il record storico assoluto è 33,6°C).
Giornata caldissima, quella di lunedì 10 luglio, in gran parte della Spagna. Queste alcune massime: Cordoba 43,0°C, Granada 42,0°C, Ciudad Real 40,6°C, Madrid Barajas 40,0°C, Valladolid (735 m) 38,0°C, Burgos (894 m) 36,5°C.
Nell’Africa maghrebina, non fa più notizia, ormai, il gran caldo che insiste sul Sahara algerino. Lunedì 10 luglio queste alcune massime: Adrar 48,0°C, Timimoun 47,0°C, In Salah 46,6°C. Ma lunedì 10 luglio il chergui, il vento caldo da est (che si riscalda ulteriormente scendendo dall’Atlante), ha portato a livelli molto alti il termometro anche in Marocco, con massime di 44,8°C a Marrekesh, 44,3°C a Meknes, 43,5°C a Fes, 42,0°C a Rabat. Quest’ultima città, in genere mitigata dalle brezze oceaniche, ha fatto segnare 16°C più della media delle massime del periodo.
La tempesta tropicale, ex tifone, Ewiniar ha colpito pesantemente gran parte della Corea del Sud tra domenica e lunedì. Le piogge più intense si sono registrati nella parte più meridionale del paese, dove Ewiniar ha scaricato 306 mm di pioggia a Jinju, 301 a Masan, 296 mm a Yeosu, 280 mm a Busan. Molte altre località hanno fatto registrare accumuli superiori ai 130 mm.
Intanto, l’altra tempesta tropicale Bilis sta aumentando di intensità nel suo movimento sul Mar delle Filippine. Lunedì mattina, Bilis era centrata 640 miglia a sud-sudest di Naha, sull’isola Okinawa, nelle giapponesi Ryukyu. Accompagnata da venti sostenuti a 50 miglia orarie, Bilis si muoveva verso ovest-nordovest a 12 miglia orarie. Le previsioni indicavano un rinforzo ulteriore, lungo un cammino ancora verso nordovest, con possibile obiettivo Taiwan tra giovedì notte e venerdì (con la tempesta nel frattempo evoluta a tifone).
Aggiornando la situazione di Bilis a martedì 11 luglio, possiamo aggiungere che alle 0 GMT essa era centrata a 20,8°N 126,9°E, sempre sul Mar delle Filippine, con venti sostenuti fino a 57 miglia orarie, e che la sua direzione di spostamento era sempre verso nordovest. La previsione confermava l’elevata probabilità di un impatto su Taiwan tra giovedì e venerdì come tifone di categoria 1.
In Bangla Desh, Cox’s Bazar è stata inondata da 301 mm di pioggia in 72 ore tra venerdì sera e lunedì sera, ora locale. Nel nordest dell’India 207 mm in 57 ore (tra sabato mattina e lunedì pomeriggio) sono stati registrati a Jamshedpur.
Si ringrazia Maximiliano Herrera per le notizie sui record degli Stati Baltici.