La presenza di una depressione sull’Ucraina, figlia di una struttura depressionaria molto complessa con vari altri minimi tra Scandinavia e regione di San Pietroburgo, ha permesso, in sinergia con un’alta pressione allungata verso le Isole Britanniche, ma distesa verso sudest sulla regione alpina e la ex Jugoslavia, a quella stessa colata di aria fredda che ha causato gelate in Germania la mattina del 24 maggio, di raggiungere la parte centro-orientale della Penisola Balcanica tra la sera del 24 e il primo mattino del 25 maggio.
L’isoterma 0°C a 850 hpa è così scesa fino alla Macedonia e alla Bulgaria occidentale, dove infatti le temperature minime della notte tra il 24 e il 25 maggio sono state molto basse.
Il Monte Mussala, a SE di Sofia, è la principale vetta della Penisola Balcanica, con i suoi 2925 metri. Qui, nella notte sopra citata, si sono raggiunti i -14°C, che rappresenta il nuovo record di freddo per maggio (precedente -11°C), oltre ad essere inferiore di 11°C alla media mensile delle minime, che è -3°C. Niente male anche i -8°C toccati a Monte Botev, punto più alto (2376 m) della Catena dei Balcani, che taglia la Bulgaria da ovest a est intorno al 43°N.
In fondovalle Sofia, capitale della Bulgaria, è scesa a +2°C, 7°C meno della media, ma 2°C sopra il record storico di 0°C.
Freddo anche in Macedonia dove Skopje ha toccato gli 0°C, solo 1°C più del minimo storico di maggio, ma ben 9°C al di sotto della media delle minime di maggio. Nis, nel sud della Serbia, si è fermata a 2°C (9°C meno della media, ma il record storico è -1°C).
Anche la Romania è stata coinvolta, ma in maniera meno clamorosa, da questo episodio di freddo tardoprimaverile. Segnaliamo minime di 3°C a Timisoara e 4°C a Oradea, entrambe nella parte ovest del paese, rispettivamente 7° e 6°C meno delle medie delle minime di maggio, ma molto al di sopra dei limiti storici (-5°C per Timisoara, 0°C per Oradea).
Durante la giornata del 25 maggio la pressione è aumentata nella regione oggetto delle nostre considerazione, sospingendo verso est la colata di aria fredda. Il radiosondaggio di Sofia alle 12 indicava già +3,6°C a 850 hpa (1527 m).