L’ondata di freddo fuori stagione che ha colpito l’Italia sta raggiungendo il suo culmine, con condizioni meteo normalmente associate all’inverno che si estendono anche verso le regioni meridionali. Si è registrata una notevole presenza di neve a quote particolarmente basse nel Nord, interessando le regioni alpine e l’Appennino Settentrionale. Adesso, l’attenzione si sposta sull’Appennino Centrale dove si prevede un notevole abbassamento della quota neve.
Questo periodo di clima freddo tardivo è destinato tuttavia a cessare nei giorni successivi, ma l’attenuazione sarà graduale. Di conseguenza, si verificheranno ancora eventi nevosi, sia sulle Alpi che in Appennino, anche se le temperature si mostrano in un lento trend di aumento.
Specificatamente nella giornata di mercoledì 24 aprile, si attendono nevicate sulle Alpi a partire dai 1000 metri, con maggiore frequenza nel settore orientale, benché i fenomeni risulteranno intermittenti e non particolarmente intensi. Al matutino, si prevede nevicata anche sull’Appennino Tosco-Emiliano dalle quote di 700-800 metri.
Le precipitazioni più significative si registreranno nelle zone interne del Centro Italia, con una quota neve che potrà oscillare tra i 600 e gli 800 metri. Durante le prime ore della giornata, sono previsti isolati fenomeni nevosi anche sui rilievi della Sardegna, a partire dai 900 metri. Mentre sull’Appennino Meridionale la nevicata inizierà dai 1200 metri.
Le festività del 25 aprile non dovrebbero vedere ulteriori nevicate sull’Arco Alpino, se non eventi deboli e sparsi. Diversamente sull’Appennino dove si attendono nuove precipitazioni nevose, più intense nelle ore centrali e pomeridiane. La quota neve si attesterà oltre i 1200-1300 metri.
Il relativo addolcimento delle temperature continuerà anche per il giorno di venerdì 26 aprile, sebbene permanendo sotto le medie stagionali. L’instabilità si attenuerà, ma continuerà a manifestarsi nelle regioni Centrali e Meridionali, con precipitazioni nevose lungo l’Appennino centro-settentrionale sopra i 1400/1500 metri.
Per il fine settimana è previsto un’intensificazione delle precipitazioni sulle Alpi, a causa del flusso perturbato di origine atlantica. Le nevicate vedranno un ulteriore innalzamento delle quote, inizialmente confinate sopra i 1500 metri, per poi attestarsi a quote più elevate con l’arrivo di masse d’aria più temperate dai quadranti meridionali.
In sintesi, il panorama meteorologico che si sta delineando mostra chiaramente come le condizioni invernali siano in fase di transizione verso scenari più miti, tuttavia, si sottolinea che la strada verso un clima pienamente primaverile si preannuncia ancora ricca di dinamicità e sorprese. Le prossime giornate saranno fondamentali per comprendere l’evoluzione meteo e le sue conseguenze sulle diverse aree del territorio italiano.