Erano dieci anni che al Polo Sud geografico non si raggiungevano punte come quella del 3 luglio quando, a metà giornata, la minima è scesa a -78,1 °C. Occorre infatti risalire all’1 agosto 2005 per ritrovare una temperatura inferiore, ovvero -79,3 °C.
Per la base americana Amundsen-Scott (2.836 m), il cui archivio oltre a essere il più antico del Plateau Antartico è anche l’unico a non aver mai subito interruzioni, si tratta del 24º valore più basso registrato dal 1957 a oggi. La discesa si è verificata dopo 12 giorni in cui le temperature si mantenevano quasi costantemente inferiori ai -65 °C.
Il record mensile rimonta al 21 luglio 1965, quando si toccarono i -80,7 °C. L’ultima volta in cui, al Polo Sud, venne infranta la barriera dei -80 °C invece, fu il 14 settembre 1997.
Un nuovo rilevamento inferiore ai -80 °C, dopo quelli misurati alla base italo francese Concordia (3.233 m: si veda Concordia, Antartide: cade anche il record di giugno), è da segnalare alla base russa Vostok (3.488 m), dove il 30 giugno la minima ha toccato i -80,8 °C.
Il 2 luglio i dati trasmessi per via satellitare riportavano anche un valore sinottico di -80,2 °C alla stazione automatica Dome A (4.084 m), il punto più elevato della calotta antartica; tale valore tuttavia, riferito alle 1100 UTC, è presumibilmente derivato dal sensore a 1 m dal suolo e non risulta coerente con le temperature registrate nella basi permanenti.
Secondo il report dell’Antarctic Meteorological Research Center infatti, le temperature standard di Dome A, il 2 luglio sono state le seguenti:
1035 UTC = -71,9 °C
1145 UTC = -72,4 °C