L’elemento saliente a breve termine.
Si conferma la spaccatura dell’Italica Penisola in due tronconi. Da un lato la stabilità del Centro Nord, con nebbie e foschie che faranno visita a pianure e valli interne, dall’altro le nubi al Sud e le piogge sulle Isole maggiori. Evoluzione condizionata dalla presenza dell’alta delle Azzorre distesa lungo i paralleli del Centro Europa, mentre sul Nord Africa, prospiciente i nostri mari, avremo una vasta circolazione ciclonica in quota.
L’elemento saliente a medio termine.
Goccia fredda che pare assumere rilevante importanza per quel che concerne il medio termine. Il prossimo weekend, teoria enfatizzata da alcuni tra i principali modelli di previsione, pare possa segnare un primo tentativo d’affondo freddo in direzione delle nostre regioni. Aria Artico-Marittima potrebbe scorrere, richiamata dalla blanda circolazione ciclonica suddetta, lungo il bordo orientale dell’alta pressione delle Azzorre in spostamento verso la Penisola Iberica. Puntando il Mediterraneo, potremmo assistere ad un peggioramento dai connotati prettamente invernali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Attualmente prevalgono due ipotesi. Da un lato quella relativa ad un’intensa spinta dinamica dell’alta delle Azzorre verso la Groenlandia, con fronte polare in abbassamento di latitudine fin verso il Mediterraneo. La seconda indica un ricompattamento del Vortice Polare in sede Scandinava, con conseguente inibizione dell’anticiclone oceanico. Non trascuriamo poi il possibile raffreddamento che andrebbe ad interessare la Russia Europa e la Scandinavia nei prossimi 15 giorni.
Il trend a lungo termine:
Scenari differenti quindi, ma che potrebbero portare agli stessi risultati anche se con tempi differenti. Il periodo Natalizio potrebbe comunque rivelarsi ideale per il primo vero freddo della stagione, ma sui particolari avremo modo di aggiornarvi nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Elementi di incertezza: Si evincono chiaramente quelli che sono i principali dubbi concernenti l’evoluzione succitata. Attività del Vortice Polare e conseguenti spostamenti dell’alta pressione delle Azzorre.
Pare comunque importante far notare la mancanza della falla barica iberico-marocchina, con conseguente inibizione di pericolose rimonte di matrice subtropicale.
Fattori di normalità climatica:
Qualora dovesse trovare la conferma del medio termine, ecco che i valori termici dovrebbero portarsi prossimi alla normalità stagionale.
Restano da verificare le eventuali precipitazioni, anche se dobbiamo dire che, purtroppo, i mesi dell’anno maggiormente piovosi son passati in sordina.
Focus: evoluzione sino al 24 dicembre 2006
La settimana, come detto, sarà caratterizzata da condizioni di tempo stabile su buona parte del Centro Sud, salvo locali annuvolamenti per copertura medio alta su medio Tirreno e rilievi alpini occidentali. Differente il copione osservabile al Sud, specie sulle Isole maggiori, laddove avremo nubi compatte e fenomeni diffusi, localmente di moderata intensità. Piogge che sconfineranno fin verso la Calabria e la Puglia.
Il prosieguo indica un calo delle temperature sull’Europa Centro Settentrionale, in seguito sul Mediterraneo. Lo spostamento ad Ovest dell’alta delle Azzorre dovrebbe favorire una discesa d’aria Artico-Marittima, richiamata a se dalla blanda circolazione ciclonica Nord africana. Tempo che, dal porssimo weekend, potrebbe peggiorare progressivamente, con calo termico e comparsa della neve a quote via via più basse, fin verso l’alta collina. Situazione che potrebbe prolungarsi verso la Vigilia del Natale, con l’anticiclone oceanico in posizione tale da favorire la rotazione delle correnti dai quadranti orientali su tutto il comparto italico, con instabilità al Centro Sud lato Adriatico.
Evoluzione sino al 29 dicembre 2006
Inevitabile che il periodo successivo al Natale vada a risentire dell’evoluzione sopra descritta. Come detto ad inizio articolo, i modelli di previsione indicano strade differenti. Alcuni propendono per un ritorno dell’alta delle Azzorre sull’Europa Centro Meridionale, con Vortice Polare sul comparto Canadese. Altri vedono un Vortice suddiviso in due tronconi (ramo Canadese a ramo Scandinavo) con anticiclone oceanico ad ergersi in spinta dinamica tra le due figure, pilotando una nuova discesa fredda verso Sud.
In conclusione.
Lo scenario ipotizzato fin verso la Vigilia del Natale è da ritenersi probabile, tuttavia passibile di ulteriori modifiche o aggiustamenti. Il cammino verso la fine dell’anno dovrà essere rivalutato nel corso dei giorni, onde evitare di tralasciare elementi indispensabili per una previsione ad alto grado d’affidabilità.