Tra le 12 GMT di mercoledì e le 6 GMT di giovedì, a New Orleans, in Louisiana (USA meridionali) sono caduti 32 mm di pioggia (la media di febbraio è di 107 mm). Lo stesso sistema perturbato ha portato 48 mm ad Atlanta, Georgia, in 12 ore (0-12 GMT di giovedì), oltre un terzo della media mensile di 120 mm. Sempre in Georgia, la intensa nuvolosità e la presenza di aria umida e mite hanno anche portato molto in alto le minime nella notte tra mercoledì e giovedì. Augusta, per esempio, non è scesa sotto i 15,6°C, mentre la media delle minime di febbraio è di soli 2,2°C.
Barcelos, situata nel nord del Brasile, in Amazzonia, sulle rive del Rio Negro, ha registrato 83 mm di pioggia, originata da intensi temporali, nelle 24 ore antecedenti le 12 GMT di giovedì 24. La pioggia caduta in 120 ore, dalle 12 GMT di sabato 19 alla stessa ora di giovedì 24, ammonta a 140 mm, valore molto vicino a quello medio di febbraio (151 mm).
Mercoledì mattina venti tra le 60 e le 70 miglia orarie hanno investito l’isola Breevort, presso la parte est della grande isola di Baffin, nel Nunavut, Canada settentrionale. Nel primo mattino, il windchill ha oscillato tra i 40° e i 43°C al di sotto dello zero.
Forti venti secchi hanno investito la Patagonia argentina mercoledì, con raffiche fino a 65 miglia orarie.
Più a nord, sempre nel paese sudamericano, sono stati i temporali protagonisti, con conseguenti piogge localmente torrenziali. Nel nordovest, Tartagal, tra martedì e mercoledì, ha registrato 117 mm in 30 ore. A est e a sud di Buenos Aires, le città di Tres Arroyos e Tandil hanno registrato rispettivamente 87 e 61 mm in 24 ore, sempre a cavallo tra martedì e mercoledì.
Gli ultimi giorni, come sappiamo bene anche dalla situazione italiana, sono stati mediamente più freddi del normale sull’Europa centro-occidentale. Il freddo, combinato con una situazione complessivamente depressionaria, ha favorito nevicate anche in regioni ove la Dama Bianca è ospite inconsueta. Tra martedì e mercoledì nevicate con accumuli tra 3 e 8 cm hanno interessato buona parte del Regno Unito, dell’Irlanda, della Francia e della Spagna centro-settentrionale (notevole la nevicata che ha interessato Madrid mercoledì). Naturalmente sui rilievi gli accumuli nevosi sono stati molto superiori.
La Slovacchia è invece un paese dove la neve è tutt’altro che rara, ma raramente essa cade con l’intensità con cui è scesa tra martedì e mercoledì scorsi. A Poprad, cittadina a oltre 700 m ai piedi dei Tatra, si sono accumulati in meno di 48 ore 40 cm di neve fresca.
Una bassa pressione, con associato fronte a carattere temporalesco, si è mosso in direzione est attraverso le isole Canarie tra mercoledì e giovedì. Sono caduti 21 mm di pioggia a Las Palmas de Gran Canaria nelle 24 ore antecedenti le 6 GMT di giovedì. La media di febbraio è 23 mm.
Ancora temperature eccezionalmente miti in Groenlandia. Nella notte tra mercoledì e giovedì Ilulissat, conosciuta anche come Jakobshavn, situata sulla costa occidentale, non è scesa sotto 4,1°C, un valore di 22°C più elevato della media delle minime di febbraio (-18,1°C). Davvero straordinario il valore massimo registrato martedì a Ittoqqortoormiit (Scorebysund), con 16°C, un valore superiore di 28°C a quello medio delle massime di febbraio. La massima di mercoledì è stata appena superiore ai 6°C, quindi in netto calo, ma ancora vicinissima al valore medio delle massime del mese di luglio (7°C), mese in cui a Scorebysund non tramonta mai il sole.
Una profonda depressione si è spostata in direzione est attraverso il Giappone nella giornata di giovedì 24 febbraio. Tra le numerose città interessate da piogge intense, segnaliamo Shimizu, situata sulla costa sudest di Honshu, dove sono caduti 52 mm in 12 ore (0-12 GMT di giovedì). La media di febbraio è di 130 mm.