Il ciclone tropicale Olaf, nel Pacifico Meridionale, è andato lentamente indebolendosi in questi giorni. Nel tardo pomeriggio di giovedì Olaf, accompagnato da venti sostenuti di 140 miglia orarie, era centrato 490 miglia a sudest di Pago Pago, nelle Samoa Americane, e 380 miglia a ovest-nordovest di Rarotonga, nelle isole Cook. Il ciclone si spostava verso sudest a 14 miglia orarie.
La previsione indicava un ulteriore spostamento verso sud-sudest, con lieve e progressivo indebolimento, lungo una traiettoria che prevedeva il passaggio a ovest di Rarotonga, a distanza di sicurezza, venerdì.
Così in effetti è stato. Alle 18 GMT di venerdì Olaf era già a sud di Rarotonga, a 24,9°S 160,8°E, dopo essere transitato a ovest dell’isola, senza interessarla. Il ciclone, accompagnato da venti sostenuti fino a 90 nodi (103 miglia orarie), con raffiche a 110 nodi, si muoveva ancora verso sudest, alla velocità di 21 nodi.
Per le 6 GMT di oggi, sabato 19 febbraio, Olaf era previsto trovarsi a circa 28,0°S 160,2°E, notevolmente indebolito, con venti sostenuti non superiori a 70 nodi e raffiche fino a 85 nodi. Iniziando a dirigersi da quel momento verso sud (e successivamente verso sud-sudovest), sempre in mare aperto, Olaf continuerà a indebolirsi, portandosi sempre più verso latitudini extratropicali. Per le 6 GMT di domenica 20 esso dovrebbe essere centrato a circa 33°S 160,5°W, con vento ormai non superiore a 45 nodi (e a 55 nelle raffiche), quindi declassato a “tropical storm”.