Certamente, alcune regioni hanno registrato temperature elevate, ma bisogna considerare che molte zone d’Italia hanno sperimentato violenti temporali. Questi fenomeni atmosferici, accompagnati da significativi cali termici, hanno momentaneamente annullato la percezione del caldo intenso.
Con il sopraggiungere della metà di giugno, ci si chiede quale destino riserverà la seconda parte del mese, e per rispondere a questo interrogativo è necessario affidarsi alle autorevoli previsioni modellistiche.
Le proiezioni attuali suggeriscono un possibile ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre, preludio di un’estate mediterranea tipica. Tuttavia, non possiamo ignorare la persistente minaccia rappresentata dall’anticiclone africano, pronto a rientrare in scena. La prossima settimana, infatti, è previsto il passaggio di una nuova bolla d’aria rovente, con effetti significativi soprattutto sulle Isole Maggiori e nel Centro-Sud dell’Italia.
Successivamente, potrebbe verificarsi una nuova ondata di fresco o, perlomeno, una riduzione delle temperature a causa dell’influenza oceanica. Tuttavia, possiamo davvero considerare questi eventi duraturi? Probabilmente no. Vi chiederete perché.
Negli ultimi anni, abbiamo osservato diverse previsioni modellistiche orientate verso una normalità stagionale, ma poi? Spesso il risultato è stato diverso: pochi giorni di bel tempo seguiti da condizioni meteo estreme.
Il risultato è stato chiaro: ondate di calore, afa e forte insolazione. Chissà se anche questa volta assisteremo a un destino analogo, se la speranza di un ritorno dell’Alta Pressione delle Azzorre si tradurrà nuovamente in un’illusione. Noi speriamo che stavolta possa andare diversamente, ma rimaniamo realisti: tante previsioni meteo suggeriscono trasformazioni, ma spesso ci troviamo a fronteggiare estati tra le più torride.