Un fronte freddo dalle caratteristiche invernali ha portato, tra sabato e le prime ore di domenica (ora locale) pioggia e, sui rilievi, neve, localmente abbondante, nel sud della California, tra l’altro costringendo le autorità alla chiusura di alcune importanti strade. La perturbazione ha lasciato mediamente 25 mm di pioggia tra Los Angeles, San Bernardino e Riverside e oltre 30 cm di neve sulle montagne intorno a San Bernardino. Aree desertiche come la Yucca Valley e Twentynine Palms sono state imbiancate da circa 15 cm di neve e una severa tormenta ha colpito lo Joshua Tree National Park, con neve oltre gli 800 metri.
La perturbazione, associata a una bassa pressione proveniente dal Nevada, quindi da nord, è rimasta per parecchie ore semistazionaria, per poi iniziare a spostarsi verso est, ovvero verso l’Arizona, nella seconda parte di domenica. A Las Vegas, nel Nevada, sono caduti 20 mm di pioggia tra le 12 GMT di domenica e le 6 GMT di lunedì, quasi il doppio della media pluviometrica di novembre (11 mm). La precipitazioni hanno interessato anche l’Arizona e il Texas, con , nello stesso intervallo di tempo, 71 mm caduti ad Austin (Texas) e 21 a Kingman (Arizona), dove parte della precipitazione è stata in forma di neve.
Il maltempo, sotto forma di intensi rovesci temporaleschi, continua a flagellare l’area Caraibica orientale e meridionale. Domenica 21 novembre queste le località più piovose: Canefield 84 mm, Trinidad 80, Barbados 70, Melville Hall (Dominica) 69, La Raizet 64.
Torniamo sul maltempo che ha interessato la Turchia tra sabato e domenica scorsi, con forti piogge inizialmente sulla costa sud, con le correnti meridionali, successivamente su quella nord, quindi sulle località affacciate sul Mar Nero, quando, transitato il minimo di pressione, le correnti sono ruotate da nord-nordovest, portando anche aria fredda verso il paese, per cui in molte località dell’interno, sull’altopiano, le temperature in poche ore sono scese da 10°/-15°C a -5°/0°C, con trasformazione della pioggia in neve. Riguardo alle piogge nel sud, intense soprattutto sabato, segnaliamo 76 mm complessivi a Silifke e Adana e oltre 50 a Finike. Domenica 21 precipitazioni intense invece a Giresun, Trabzon e Samsun (66, 62 e 52 mm), tutte sul Mar Nero, e a Bingol (75 mm), nell’entroterra. 5-6 cm di neve hanno imbiancato domenica tra le altre, Bolu, Corum, Eskisehir e Afyon, ma 8 cm sono caduti anche ad Ankara, che domenica ha avuto estremi termici -1,1°/2,5°C.
In Libano, Beirut è stata investita da forti piogge domenica, con temperature in forte calo durante e dopo il passaggio del fronte. 42 mm sono stati registrati a Beirut dalle 12 alle 24 GMT di domenica, un bell’accumulo, ma consideriamo che in novembre la capitale libanese ha una media pluviometrica di 132 mm. Nella città siriana di Aleppo, sempre domenica, sono caduti 26 mm.
E’stato più caldo del normale in molte parti dell’India, ultimamente. Ad Ahmadabad il mercurio è salito fino a 34,5°C domenica 21, contro una media delle massime di 31°C. Nello stesso giorno New Delhi è arrivata a 30,5°C (media delle massime di novembre 27°C), Bikaner a 33,5°C (media 30°C) e Jodhpur a 34,8°C.
A Ivalo, nel nord della Finlandia, la temperatura è scesa a -27°C domenica mattina, e non ha superato i -17,1°C durante il giorno. La media delle massime di novembre è un molto più dolce -4°C. Il freddo molto intenso ha caratterizzato tutta la Lapponia anche lunedì 22, quando Karesuando, in Svezia, ha avuto una minima di -30,7°C. Lo stesso giorno sotto i -29°C anche, tra Norvegia, Svezia e Finlandia, Kautokeino, Pajala, Sodankyla e Muonio, con rispettivamente -34,0°, -29,1°, -30,5°, -31,5°C. Molto fredda anche, in Norvegia, ma molto più a sud, Roros, con una minima di -27°C. Questa cittadina dal fiorente passato minerario è comunque tra le località più fredde della Norvegia, sia per l’altitudine (628 m), sia, anzi soprattutto, per le forti inversioni termiche che interessano la conca in cui si trova, circa 90 kma sudest di Trondheim.