Gran neve a Washington DC e in Virginia, secondo alcuni meteorologi americani, che parlano di “snowmageddon”, potrebbe essere battuto il record di accumulo per la città di Washington, che è di 74 cm e risale al gennaio 1922. Solo 2 volte Washington dal 1875 ha superato il mezzo metro di accumulo. Alle 12 GMT di sabato, dopo 37 e 23 mm di precipitazione nelle ultime 24 ore (la neve ha iniziato a cadere alle 11 locali di venerdì, le 16 GMT), la neve era alta 27 e 20 cm negli aeroporti Dulles e Reagan, il primo semiparalizzato (solo pochi voli internazionali decollano e atterrano), il secondo chiuso. Quasi bloccati anche i trasporti pubblici, per quel che riguarda la metropolitana funzionano solo le linee sotterranee. La nevicata dovrebbe proseguire fino alle prime ore di domenica.
In Virginia, 41 e 26 mm di precipitazione, tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, a Richmond e Roanoke, con neve alta 6 e 30 cm (scarso accumulo a Richmond perché a tratti ha piovuto). 52 mm a Baltimora, con neve alta 25 cm. In Pennsylvania 37 mm a Pittsburgh (neve, altezza 29 cm), in Ohio 26 mm ad Akron (neve, altezza 17 cm). Anche Norfolk è in Virginia, ma nel sudest dello stato, e qui la precipitazione è stata piovosa, con 64 mm nelle ultime 24 ore. La nevicata si sta estendendo anche a New York e Newark, dove alle 12 GMT l’accumulo era ancora trascurabile, ma le previsioni sono per una intensificazione in serata. La nevicata è a carattere di blizzard, con forti venti di nor’easter.
Oltre alla neve in Virginia e negli stati limitrofi, da segnalare, negli USA, le intense piogge cadute negli stati sudorientali e nella California. In quest’ultima, tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 47 mm di pioggia a Los Angeles, 45 a Long Beach. Nel sudest, tra Georgia, South Carolina e nord della Florida, tra le 6 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 67 mm ad Athens, 58 ad Apalachicola, 55 a Tallahassee, 54 a Greenville-Spartanburg Airport, 50 a Charlotte, 44 ad Atlanta.
In Alaska, venerdì 5 febbraio, -40,6°C a Bettles, -36,1°C a Fairbanks, -33,3°C a McGrath. Le medie delle minime di febbraio sono -27,9°, -25,8° e -25,7°C.
Gran caldo nel nord dell’Argentina e in Paraguay venerdì. In Argentina, 29,0°/42,0°C gli estremi termici di Las Lomitas (medie di febbraio 21,3°/34,1°C). Molte le massime oltre i 37°C, citiamo: Presidencia Roque Saenz Pena 41,6°C, Formosa 39,5°C, Posadas 39,0°C. Poco più a sud di questa parte del paese, una intensa linea temporalesca ha scaricato 121 mm di pioggia a Concordia. In Paraguay, Gral.Bruguez 42,6°C, Prats-Gil 41,2°C, Asuncion, Mariscal Estigarribia ed Encarnacion 40,8°C, temperature 6°-8°C superiori alle medie del periodo.
Forti piogge in Montenegro tra venerdì 5 e sabato 6 febbraio. Tra le 12 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 66 mm di pioggia a Niksic, 62 a Tivat, 44 a Bar, 38 a Podgorica. In Croazia, 69 mm a Dubrovnik, 45 a Split 39 a Zadar, in Bosnia 52 mm a Mostar.
Il bimestre dicembre-gennaio appena trascorso è stato il più freddo in Irlanda del Nord dal 1962-63. Le temperature medie registrate all’osservatorio di Armagh sono state 1,5°C in dicembre e 2,0°C in gennaio. Dicembre è stato il più freddo dal 1981, per trovare un gennaio con temperatura più bassa si deve tornare al 1985, ma come detto per avere un bimestre più freddo si deve addirittura ritornare all’inverno 1962-63, che fu molto freddo da dicembre a febbraio in quasi tutta Europa e anche nel nostro paese. In Scozia il bimestre dicembre-gennaio è stato, secondo il MetOffice, il più freddo dal 1914, anno di inizio delle registrazioni, mentre in Inghilterra e Galles il bimestre trascorso è stato il più freddo dal 1981-82.