Negli USA, a Wakefield, Michigan, si sono toccati i -22,2°C lunedì 9 aprile. Domenica 8 aprile, giorno di Pasqua, Nashville, nel meridionale Tennessee, è scesa fino a -5°C, record “di giornata” per l’8 aprile e per Pasqua. La precedente Pasqua più fredda per Nashville era stata quella del 1940, caduta però il 24 marzo.
Tra giovedì 5 e domenica 8 aprile sono caduti fino a 75 cm di neve nell’Ohio nordorientale, a est di Cleveland, Si è trattato di un altro spettacolare “lake effect”, con l’aria fredda umidificatasi sul Lago Erie che ha portato nevicate intense e molto persistenti nella stessa Cleveland, ma soprattutto nelle aree litoranee e sublitoranee a est della metropoli.
Ancora gran caldo in Niger, in particolare nel sudest del paese. N’guigmi, le cui temperature stanno salendo molto in questi ultimi anni per il venire meno dell’effetto mitigatore del Lago Ciad, la cui superficie si sta riducendo vistosamente. Dopo i 46,2°C di massima di lunedì, martedì il termometro si è fermato a 44,2°C. Altre massime del 10 aprile in Niger: Birni N’Konni 45,5°C (media massima di aprile 40,0°C), Tillabery 44,5°C, Niamey 44,4°C (media 40,9°C), Tahoua 44,0°C. Molto caldo anche in Burkina, dove abbiamo avuto martedì queste massime: Dori 45,5°C, Dedougou 43,5°C, Ouagadougou 42,3°C
Gran parte del subcontinente indiano ha sofferto un gran caldo anche martedì 10 aprile. Moltissime le stazioni dell’India centro-settentrionale e del Pakistan che hanno superato i 40°C. Nel Pakistan sudorientale, Nawabshah è salita fino a 43,2°C. 41,5°C la massima di Jacobabad. In India, la città più calda è stata Nagpur, con 41,4°C.
In Jacuzia, Siberia, martedì è stato il sesto giorno consecutivo in cui Verhojansk, uno dei “poli del freddo”, ha superato lo 0°C di temperatura massima. Domenica 8 aprile è stata la giornata più calda, con una massima di oltre 4°C. La media delle massime della seconda decade di aprile è -11°C.
Martedì 10 aprile, per il secondo giorno consecutivo, una raffica di temporali ha interessato tra il pomeriggio e la prima serata parte dell’Arabia Saudita, in particolare l’area intorno alla capitale Riyadh. All’aeroporto King Khaled il vento ha superato, nelle raffiche, i 90 km/h, con la visibilità ridotta a meno di 500 metri a causa di polvere e sabbia.
Piogge localmente intense hanno investito le Isole Caroline, nella parte ovest del Pacifico Settentrionale a inizio settimana. All’atollo Puluwat, per esempio, 147 mm sono caduti in 36 ore, tra domenica sera e martedì mattina, ora locale.