Giornata molto fredda domenica alle Svalbard, l’arcipelago situato intorno agli 80°N, appartenente alla Norvegia. L’aeroporto Svalbard ha registrato estremi termici -24,6°/-19,6°C, circa 7°C al di sotto delle medie di marzo. Da segnalare anche gli estremi termici -24,3°/-18,8°C a Ny Alesund.
Selagoncy -45,0°C, Vanavara -44,8°C, Erbogacen -44,5°C, Kislokan -44,0°C, Verhojansk -43,8°C: sono alcune tra le stazioni che hanno segnato domenica minime inferiori a -40°C in Russia asiatica.
Ancora caldo in Spagna domenica 15 marzo. Badajoz ha raggiunto i 27,8°C, 26,4°C a Cordoba, 25,4°C a Jerez, 25,3°C ad Almeria, 25,0°C a Tortosa, 24,6°C a Caceres. Sulla Meseta, localmente formidabili escursioni termiche: estremi 0,4°/21,1°C a Salamanca, che negli ultimi 6 giorni ha registrato -0,8°/21,6°C di medie delle minime e delle massime, con 3 gelate e massime sempre sopra i 20°C. In Portogallo, domenica Montijo 26,4°C, Evora 26,0°C, Porto 25,8°C, Coimbra e Lisbona-Geof 25,3°C, Portalegre 25,1°C.
Temperature molto elevate domenica in Mali. Hombori e Tombouctou hanno raggiunto i 42,0°C, ma numerose stazioni hanno superato i 40°C: Kayes 41,7°C, Yelimane 41,6°C, Gao 41,5°C, San 41,4°C, Mopti 41,0°C. 36,3°; 38,1°e 37,8°C le medie delle massime di marzo di Tombouctou, Hombori e Mopti.
Pechino, capitale della Cina, ha subito domenica 15 marzo la sua prima tempesta di sabbia gialla del 2009. Un fronte freddo proveniente dalla Mongolia ha infatti raggiunto la Cina settentrionale e Pechino, sollevando con i forti venti associati grandi quantità di sabbia e polvere. Mongolia e Cina settentrionale hanno un clima in genere asciutto in questo periodo dell’anno e le tempeste di sabbia non sono infrequenti. A Pechino, domenica, le raffiche hanno raggiunto i 54 km/h da WNW, la visibilità non è pero mai scesa sotto i 5000 metri.
Torrenziali le piogge cadute nelle isole Figi, nel Pacifico Meridionale. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di sabato, 286 mm a Nausori, 159 a Vunisea (dove ne erano caduti già 134 nelle precedenti 48 ore), 111 a Nandi. Numerose le strade allagate e chiuse al traffico, molti anche i centri abitati invasi dalle acque nelle zone più basse.