Un moderato sistema perturbato tropicale, Daren, nel tardo pomeriggio di mercoledì si trovava centrato, nell’Oceano Indiano Meridionale, 575 miglia a sud di Diego Garcia. Muovendosi verso sudovest a 20 miglia orarie, la tempesta era accompagnata da venti sostenuti fino a 45 miglia orarie, che la catalogavano come “tropical storm”. Un percorso in mare aperto verso sudovest era previsto per la tempesta per i giorni successivi.
Giovedì 20 gennaio alle 18 GMT la tempesta, ridotta a depressione tropicale con venti sostenuti fino a 25 nodi (29 miglia orarie), era centrata a 16,2°S 69,2°E, mentre per le 6 GMT di venerdì 21 era prevista centrata a 16,5°S 66,5°E, con forza dei venti invariata.
Mercoledì era invece una semplice “tropical wave”, sempre sull’Oceano Indiano Meridionale, nei pressi del Madagascar settentrionale, quello che poi è diventato il ciclone tropicale Ernest. Giovedì 20 gennaio alle 18 GMT il ciclone, di categoria 1, era centrato a 14,2°S 43,3°E, con venti sostenuti fino a 65 nodi e pressione centrale di 976 hpa, e interessava direttamente le Isole Comore. 53 i mm registrati a Moroni in questa giornata, mentre a Dzaoudzi ne sono caduti 36.
Per le 18 GMT di oggi, venerdì 21, Ernest secondo le previsioni doveva rinforzare alla categoria 2, con venti sostenuti fino a 85 nodi, centrato a 18,2°S 41,6°E. In effetti la tempesta a quell’ora era a 18,1°S 42,0°E, con venti sostenuti fino a 90 nodi e raffiche a 110 nodi. Per le 18 GMT di sabato 22, continuando a muoversi nel Canale di Mozambico, tra Mozambico e Madagascar, il ciclone dovrebbe portarsi, deviando verso sud-sudest, a 22,5°S 42,5°E circa, con venti sostenuti fino a 95 nodi e raffiche a 115 nodi, quindi non lontano dalle coste del Madagascar sudoccidentale.
L’ulteriore spostamento verso sud-sudest previsto porterebbe Ernest a circa 24,5°S 43,5°E alle 6 GMT di domenica 23 gennaio, solo leggermente indebolito. Il Madagascar meridionale verrebbe in questo modo interessato direttamente dagli effetti del ciclone.