L’estremo oriente ha appena fatto i conti con Talim, il tifone di categoria 3 che ha colpito Taiwan e la provincia cinese di Fujan causando inondazioni, frane, 600 mila evacuati e purtroppo una decina di vittime – pur nella tragedia assai poco in confronto agli immani disastri causati da Katrina dall’altra parte del globo – e già un altro tifone, ancora più potente, si è rinforzato nell’Oceano Pacifico raggiungendo la categoria 5, la stessa di Katrina nonché la massima categoria nella scala di classificazione degli uragani/tifoni, e sta puntando l’arcipelago delle Isole Ryukyu, le più meridionali del Giappone.
Nabi, questo il nome del super tifone (definizione ufficiale e non giornalistica), dopo essere passato poco a nord di Guam apportandovi forti piogge (118 mm il 31 agosto), si trova attualmente poco a sud della piccola isola Okino-Tori, con venti sostenuti (media su un minuto) a 260 km/h e raffiche fino a 315 km/h che stanno producendo onde in aperto oceano fino a 17 metri di altezza.
Le previsioni del Joint Typhoon Warning Center sono poco rassicuranti per Okinawa e la parte settentrionale dell’arcipelago delle Riykuyu. Nabi infatti, continuando a muoversi verso nord ovest, raggiungerà tali isole entro il 5 settembre con la sua potenza ancora intatta, fatta di venti fortissimi fino a 300 km/h, copiose precipitazioni ed onde elevatissime.
Attualmente si prevede che Nabi comincerà ad indebolirsi solo una volta approdato nel Mar Cinese Orientale, quando le condizioni favorevoli al suo sviluppo e mantenimento diverranno meno. Ci auguriamo che le autorità giapponesi siano in grado di organizzare dei piani di emergenza atti a scongiurare gravi pericoli per le popolazioni che potrebbero essere esposte alla furia del super ciclone.
Diamo infine conto delle due nuove depressioni tropicali nate nell’Oceano Atlantico. Lee si sta dissipando in pieno Atlantico e a meno che non si rigeneri non sono previsti ulteriori bollettini di avviso da parte nel National Hurricane Center.
Ancora senza nome invece la depressione tropicale “quattordici” che si trova attualmente a 20°N 48°W in pieno oceano, e che nel suo movimento verso nord ovest è prevista in rinforzo con rapida probabile promozione a tempesta tropicale. Attualmente non minaccia alcuna terra ferma e, se le attuali previsioni saranno rispettate, dovrebbe transitare tra circa 96 ore 10 gradi ad est dell’Isola di Bermuda.