Un forte Nor’easter ha interessato le zone marittime del Canada sudorientale, in particolare la Nuova Scozia, portando molta pioggia nei giorni scorsi, con inondazioni costiere dovute sia alla componente astronomica di marea sia alle ondate portate dal vento orientale. Parte della Nuova Scozia ha ricevuto piogge abbondanti nei giorni scorsi, con molte località che hanno avvicinato i record storici di maggio. Digby, per esempio, ha ricevuto oltre 100 mm in 4 giorni, tra sabato mattina e mercoledì mattina, ora locale. I venti sostenuti sono stati intensi e persistenti, superando le35 miglia orarie in molte aree costiere.
Il maltempo, con pioggia, vento e freddo, ha interessato anche il New England, ovvero gli USA nordorientali. Negli ultimi giorni le temperature sono rimaste circa 5°C al di sotto delle medie stagionali e il quadro meteorologico ha tenuto lontani i turisti, in genere già numerosi, almeno nei weekend, in questa stagione, con danni alle attività economiche. La temperatura massima di 8,3°C a Boston di martedì 24 maggio (giorno in cui in città sono caduti anche 25 mm di pioggia), oltre a rappresentare un record per la data, è stata 11°C al di sotto della media delle massime di maggio.
Portland, nel Maine, ha registrato 102 mm dal 1° al 25 maggio, mentre Concord, nel New Hampshire, ne ha registrati 51. Questi valori sono entrambi superiori, soprattutto il primo, a quelli medi dell’intero mese di maggio. Entrambe le città hanno fatto registrare una massima di 11,7°C il 24 maggio, ma il termometro è sceso ulteriormente mercoledì 25, quando Portland si è fermata a 10,0°C e Concord a 11,1°C. Molto basse il 25 maggio anche le massime di Boston (9,0°C, altri 22 mm, vento da nordest costantemente oltre 35 km/h, con punte di 57 km/h e raffiche fino a 72 km/h) e Providence, nel Rhode Island (10,0°C). Anche in Nuova Scozia il maltempo non ha dato tregua il 25 maggio, con Western Head, che ha registrato 4,9°C di massima (al livello del mare!) con 25 mm di pioggia e Yarmouth arrivata a 9,5°C con 31 mm, entrambe le località, come molte altre, battute da forti venti da est-nordest.
Intense piogge su Ishigaki Jima, in Giappone, con oltre 125 mm caduti in 24 ore, tra martedì mattina e mercoledì mattina, ora locale, in gran parte nel pomeriggio di martedì.
Il caldo continua a tormentare gran parte dell’India, prima dell’arrivo delle piogge monsoniche, con la rottura della cappa di calore opprimente. Mercoledì 25 maggio Calcutta ha superato di poco i 35°C, ma con dew point di 28°C, il che si è tradotto in un indice di calore di 47°C. Come temperature “vere” segnaliamo le seguenti massime del 25 maggio: Nagpur 46,7°C, Allahabad 45,4°C, Jabalpur 44,7°C.
Cinque persone, fra cui 4 ragazzi tra 4 e 11 anni, sono morte nelle alluvioni lampo che hanno interessato nei giorni scorsi il Bangla Desh, in particolare il nordest del paese. La situazione nel paese si sta rivelando molto più seria di quanto fosse apparsa inizialmente. Molte le persone che hanno dovuto lasciare, a Rajnagar, Kulaura e Kamalganj, le loro case invase dal fango dopo la tracimazione del fiume Manu, mercoledì 25 maggio. Migliaia i cittadini che non possono acceder all’acqua potabile e necessitano di aiuti e assistenza medica. In tutto i senzatetto si calcola siano circa 100.000. Sono state distrutte numerose strade, mentre 1000 ettari di terreno sono stati inondati intorno a Kamalganj, con perdita del raccolto. Sono attese altre piogge intense, con il rischio di un ulteriore aggravamento della situazione generale del paese.
Sono caduti 118 mm in 24 ore a Kisumu (Kenya) lo scorso mercoledì 25 maggio. Lo stesso giorno, in Tanzania, registrati 73 mm a Zanzibar e 39 a Dar es Salaam.
Gran caldo sull’Europa occidentale, in estensione verso la parte centrale del continente, giovedì 26 maggio. Moltissimi i record di caldo caduti in Spagna, Francia, Belgio, Olanda e Svizzera. Segnaliamo la massima di 34,7°C a Madrid (media delle massime di maggio 21°C, battuto il record di caldo di maggio, che era di 32°C) e quella di 30,0°C ad Amsterdam (anch’essa record per questo mese, il precedente era di 28°C; la media mensile delle massime è di soli 17°C). All’onda di calore europea abbiamo dedicato un articolo di approfondimento.