Mentre, dal punto di vista termico, una vasta area del Plateau Antartico mostra ancora caratteri da fine inverno, negli ultimi due giorni la regione del Polo Sud (quella compresa entro gli 89° S) ha vissuto un’intensa avvezione, che ha comportato la salita delle temperature a livelli record. Alla base americana Amundsen-Scott (2.836 m), questi i valori massimi registrati:
3 novembre -29,2 °C
4 novembre -28,6 °C (dato provvisorio)
In entrambi i casi sono stati superati i limiti del giorno, fissati il 3 novembre 1986 (-29,3 °C) e il 4 novembre 2001 (-30,1 °C). Molto pronunciato il valore massimo della stazione automatica Henry (89°01′ S, 1°01′ O), gestita dall’AMRC (Antarctic Meteorological Research Center), che sorge a 2.755 m:
3 novembre -24,9 °C (2220 UTC)
4 novembre -28,2 °C (0200 UTC)
Notevoli anche i dati provenienti da Nico (89°00′ S, 89°40′ E), stazione automatica a 2.935 m, sempre gestita dall’AMRC:
3 novembre -30,2 °C (2040 UTC)
4 novembre -28,1 °C (0350 UTC)
Sotto l’aspetto astronomico, è da notare la peculiarità del Polo Sud geografico, dove non esiste escursione termica causata dalla radiazione solare, poiché essa può essere definita costante, in quanto il sole rimane sempre alla stessa altezza sull’orizzonte. Per quanto riguarda gli estremi del mese, ad Amundsen-Scott si va da -55,1 °C (1 novembre 1983) a -19,5 °C (19 novembre 1990).