Il sud della Francia tra Natale e Santo Stefano è stato investito da freddi venti settentrionali, che hanno portato tra l’altro un po’ di neve a Tolosa e, indirettamente, tanta pioggia a Nizza, che si è trovata vicina al minimo depressionario, investita in pieno dalle correnti umide richiamate dalla depressione stessa. Nella città sono caduti 68 mm di pioggia fra le 18 GMT di Natale e le 12 GMT di Santo Stefano. La media di dicembre è 80 mm.
La neve in Svizzera in apparenza non fa notizia a dicembre. Ma una bella nevicata a Locarno, sul Lago Maggiore, non è poi così comune. Tra le 6 GMT di Natale e le 12 GMT di Santo Stefano, la città rivierasca ha ricevuto una precipitazione pari a 48 mm, quasi tutti in forma solida, ovvero nevosa.
Venti freddi, ma anche piuttosto umidi (portatori di aria polare marittima), provenienti dal Nord Atlantico, hanno portato neve per Natale su parte dell’Irlanda e del Regno Unito. La neve ha imbiancato, tra le altre, Dublino, Shannon, Cork e Belfast. Neve anche a Kirkwall, nelle Orcadi, a nord della Scozia, con accumulo al suolo di 13 cm.
L’irruzione artica ha investito l’Islanda la vigilia di Natale e in parte il Natale stesso. Venti di burrasca hanno investito tutta l’isola con tormente di neve nel nord e nell’est. Venti sostenuti fino a 55 miglia orarie sono stati registrati a Hofn nella tarda mattinata del 24. Nelle prime ore del giorno di Natale, invece, venti miti da sud sono stati registrati nel sudovest della Groenlandia, dove la temperatura è salita intorno a 0°C.
E’stata fredda la notte tra Natale e Santo Stefano nella Svezia centrale, dove Umea è scesa, domenica mattina, a -21°C, 12°C più giù della media delle minime del mese. Domenica da segnalare anche. -17,2°C a Sundsvall, -17,4°C a Ostersund, minime anche queste che confermano una notte molto fredda nella regione.
Bintulu, in Malaysia (per l’esattezza nel Sarawak, Borneo settentrionale), è una località molto piovosa in dicembre, visto che normalmente in questo mese cadono 450 mm. Domenica, tra le 6 e le 12 GMT, vi sono caduti, in una serie di rovsci temporaleschi, 85 mm, che in sole 6 ore rappresentano comunque un bell’accumulo.
Un 25 dicembre molto freddo quello del 2004 in Mongolia, con le temperature mattutine comprese tra -18° e -40°C. La Mongolia ha inverni molto freddi, ma in questa giornata le medie del periodo sono state ampiamente superate. Alcuni esempi di estremi termici e confronto con le medie: Ulaan-Baatar -26,9°C/-20,0°C (medie -22°/-13°C), Tosontsengel -37,1°/-28,0°C (medie -32°/-24°C).
La vigilia di Natale e la mattina del 25, il nord e soprattutto il nordest del Messico, come già abbiamo scritto in altro articolo, hanno subito un forte raffreddamento, con la visita del Norte, il vento freddo sceso dagli Stati Uniti. A Saltillo, alta (m 1790) sulla parte nord della Sierra Madre Orientale la temperatura già nel pomeriggio del 24 è precipitata a -3°/-4°C, per poi scendere a -6°C nella notte di Natale, quando è calata anche una nebbia gelida. La massima del 24 è stata di -2°C, mentre la media delle massime di dicembre si avvicina a 20°C. Spruzzate di neve sono giunte a Monterrey e Chihuahua, senza dilungarsi sulla bassa valle del Rio Grande, coinvolta con il sud del Texas in una rara bufera di neve.
Torniamo appunto sull’episodio della neve sulla costa del Texas di Natale, quella che ha abbondantemente imbiancato Galveston, Bay City, Corpus Christi, per aggiungere che anche le coste di Louisiana, Mississippi e Alabama hanno vissuto un Natale quantomeno insolito. A New Orleans estremi termici 0,6°/2,8°C con nevischio, a Mobile estremi -0,6°/2,8°C e nevischio. Più a est, il centro-nord della Florida, trovatosi sulla linea del fronte che separava l’aria gelida in arrivo dall’Artico da quella molto calda subtropicale, ha avuto piogge intense, con 56 mm a Tallahassee (estremi 3,3°/5,0°C, già interessata dall’aria fredda) e 34 a Orlando (estremi 10,0°/19,4°C). Passatoil fronte l’aria fredda è entrata con decisione e Tallahassee alle 12 GMT di domenica 26 dicembre faceva segnare solo 1,7°C.
Nelle pianure centrali e sui Grandi Laghi è stato invece un Natale proprio gelido (e il freddo intenso continua, come si può leggere in https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=9843). Vediamo alcune minime, procedendo dagli stati meridionali a quelli del nord: Little Rock (Arkansas) -12,2°C, Nashville (Tennessee) -10,6°C, Memphis (Tennessee) -9,4°C, Wichita (Kansas) -10,0°C, Springfield (Illinois) -11,1°C, Fort Wayne (Indiana) -26,1°C, Toledo (Ohio) -23,9°C, Cleveland (Ohio) -21,1°C, Detroit (Michigan) -20,0°C, Buffalo (New York) -16,1°C.
La vigilia di Natale, la temperatura è salita a valori elevati, compresi tra 4° e 10°C, in buona parte dell’Alberta, nel nord est della British Columbia e nel sudovest del Saskatchewan, insomma nel settore del Canada subito a est delle Montagne Rocciose. A Calgary la massima di 10°C è stata di ben 13°C superiore alle medie del periodo. Edmonton è stata invece 11°C più calda della media. Fort Saint John, in British Columbia, ha raggiunto i 6°C, quasi 17°C al di sopra della media. In quest’ultima località, nella mattina di Natale, però, la dura realtà dell’inverno è tornata all’improvviso, con un calo della temperatura in poche ore da -1°C a -12°C.