Siamo nel cuore della stagione dei cicloni, nei Caraibi, che mostra il suo culmine proprio in questo periodo dell’anno, a causa dell’inerzia termica delle masse d’acqua oceaniche, che raggiungono la loro massima temperatura.
E’ l’Oceano, infatti, a fornire energia a queste grandi tempeste, grazie alla grande quantità di masse d’acqua evaporate, tanto che, non appena un Uragano tocca la terraferma, esso tende rapidamente ad indebolirsi, venendo a mancare l’alimentazione energetica dal basso.
Tuttavia, fa in tempo a scaricare grandi quantitativi di pioggia, nonché a scatenare la violenza dei venti, prima di indebolirsi, tanto che, generalmente, i danni più elevati si hanno sempre nelle zone costiere, dove l’Uragano arriva nel pieno delle forze.
E’ stato il caso anche di Frances, che ha scaricato grandi quantitativi di pioggia sulla Florida: i dati relativi alle ore 06 UTC di stamani, 06 settembre, parlano di un quantitativo di 308,3 mm in 72 ore a West Palm Beach, quantitativo nettamente superiore alla media mensile, che ammonta a 229 mm circa.
La massima precipitazione giornaliera conosciuta, nella zona, è comunque di 145 mm in 24 ore.
La pioggia caduta a causa di Frances non è un caso “isolato”, infatti già il mese di Agosto si era concluso con piovosità nettamente superiore alla norma, sullo Stato, con la caduta di 330 mm di pioggia ad Orlando, contro una media di 150 mm circa, e di 225 mm a Tampa, contro una media di 170 mm.
Adesso, una seconda tempesta sta sviluppandosi sul Mar dei Caraibi: si tratta di Ivan, che, entro domenica prossima, stando alle previsioni, dovrebbe trasformarsi in un grande Uragano di Categoria 4!