Sfiorato un altro record di caldo ad Amundsen-Scott. Dopo il -33,7 °C del 4 settembre che ha battuto un limite risalente al 1978, l’11 settembre la massima ha raggiunto i -36,2 °C, fermandosi a 1,5 °C dal valore giornaliero fissato nel 2001 (-34,7 °C). Per la base americana del Polo Sud geografico si è trattato di una nuova, intensa avvezione che, in 36 ore, ha fatto schizzare i termometri di quasi 30 °C, come mostra il quadro fra le 1800 UTC del 9 e le 0600 UTC dell’11 settembre:
1800 UTC -65,2 °C
0000 UTC -64,2 °C
0600 UTC -61,0 °C
1200 UTC -55,9 °C
1800 UTC -55,5 °C
0000 UTC -44,7 °C
0600 UTC -36,2 °C
Nel periodo 1-11 settembre anche la media risulta nettamente superiore alla normale 1958-2002: segna infatti -50,1 °C (+10,1 °C). Situazione opposta, invece, alla base russa Vostok, dove i valori continuano a scendere sotto ai -70 °C: la media di questo scorcio di settembre è di -69,3 °C con una minima, il 10 settembre, di -77,0 °C. Negli ultimi due giorni la temperatura più bassa è stata tuttavia registrata dalla stazione automatica australiana di Dome Argus con -77,4 °C (11 settembre).
Da segnalare ancora, sulla costa occidentale, il dato della base tedesca Georg von Neumayer che, l’11 settembre, ha toccato una minima di -43,1 °C: era dal 5 settembre 2005 (-43,9 °C) che, durante il mese conclusivo del semestre freddo, non si scendeva tanto in basso.