L’avvicinarsi dell’equinozio australe d’autunno (20 marzo, 1144 UTC), che sprofonda nel buio del semestre invernale, ha portato, per la prima volta nel 2009, anche la temperatura del Polo Sud geografico sotto i -60 °C; per l’esattezza, il 19 marzo, si sono toccati i -61,8 °C, in ritardo d’una settimana rispetto allo scorso anno, quando il limite venne superato il 12 marzo (-60,9 °C). In ogni caso, i valori si sono poi assestati su livelli lievemente inferiori a quelli della stagione il 21 marzo, quando alle 2050 UTC i termometri della base americana Amundsen-Scott misuravano -63,0 °C: la media pluriennale delle minime infatti, tocca i -60 °C il 22 marzo. Va comunque aggiunto che il 18 marzo 1999 si scese fino a -70,0 °C, data che rappresenta il più anticipato raggiungimento di tale, ulteriore soglia.
Per quanto invece riguarda la base russa Vostok, il 21 marzo la minima si è fermata a -65,9 °C. In questo caso si rimane molto lontani dall’estremo record del mese, toccato il 23 marzo 1982 con -75,3 °C; va tuttavia aggiunto che il trend si mantiene in linea con quella che è la normale termica di marzo (-57,9 °C). Sul Plateau Antartico il valore finora più basso è comunque stato raggiunto dai sensori della base automatica australiana di Dome Argus, dove il 21 marzo (0200 UTC) si sono misurati -66,4 °C. Per la base italo francese Concordia infine, mancano i dati completi, ma il 18 marzo si è arrivati a -63,5 °C.