Durante il pomeriggio di ieri 23 giugno, un’autentica tormenta si è scatenata su Parigi. Fulmini, grandine, vento, molta pioggia, con strade allagata da decine di centimetri di acqua. Coinvolti nella tormenta soprattutto i quartieri ad ovest e a sud della città, ma anche il centro. Nell’hinterland, particolarmente colpita dalla bufera è stata Versailles, sede della famosa reggia.
Parigi e i parigini non sono avvezzi ai “malumori” del tempo, raramente i temporali assumono nella zona della capitale forte intensità, nella maggior parte dei casi gli eventi più estremi si verificano verso sud, in direzione di Orleans, verso est e sud-est nella zona di Reims e della Champagne, o verso la costa nord atlantica. L’Ile de France è quasi sempre “magicamente” evitata dai fortissimi temporali che si sviluppano in maniera piuttosto frequente in gran parte del territorio transalpino.
Tali temporali vengono innescati dagli sbuffi freschi e umidi che giungono dall’atlantico, in special modo a seguito di periodi molto caldi, proprio come quello appena trascorso. Dal 18 di giugno Parigi, ma la maggior parte delle località francesi, ha infatti temperature massime oltre i 30°C, con una punta di +34.7°C registrata il giorno 20. Situazioni di calura estrema che negli ultimi anni sono sempre più frequenti e in cui spesso vengono stracciati i precedenti record di caldo. I temporali trovano quindi terreno adatto al loro sviluppo, sul Massiccio Centrale o sulle Alpi anche senza il contributo dell’aria più fresca e umida atlantica, altrove invece proprio in occasione del cedimento della cupola di alta pressione.
Come detto nella maggior parte dei casi non è quella parigina tra le zone più colpite. Molto più esposte al rischio di temporali intensi con grandine, forte vento e talvolta anche tornado, sono tutte le coste che si affacciano sull’Atlantico, le zone a ovest del Massiccio Centrale (Angoumois, Perigord, Limousin), le regioni della Champagne e della Lorene, la zona di Lille, nel “Midi” la zona ai piedi dei Pirenei, le zone interne della Linguadoca, della Provenza e del Delfinato. Ma talvolta, come successo ieri, anche la capitale, e i suoi impreparati cittadini, hanno la loro dose di “maltempo”.
Ed il periodo dei temporali non è ancora finito, soprattutto tra oggi e domani ce ne sarà ancora l’occasione su buona parte del Paese, temporali che in linea con l’estremizzazione climatica in atto su tutta l’Europa sud-occidentale, si presentano meno frequentemente che in passato ma spesso in modo più violento, causando forti danni soprattutto al settore agricolo ed in particolar modo ai vigneti pregiati coltivati in tante zone della campagna francese.