Stamattina è necessario fare una precisazione alle notizie diffuse sul maltempo in Puglia, dapprima vorrei iniziare con un attimo di silenzio per coloro che sono stati duramente colpiti dai nubifragi, alle vittime.
La regione sta vivendo condizioni meteo che si rilevano occasionalmente ideali per eventi piovosi eccezionali. Da tre anni quest’area è divenuta tra quelle maggior rischio nubifragi in Italia. Cronache e report meteorologici riportano di vari nubifragi, lo straripamento di corsi d’acqua, oltre che di eventi alluvionali lampo.
La notizia che vorrei commentare, è quella che afferma che in Puglia sono caduti 161 millimetri di pioggia in tre ore, quantità pari a quella che cade in un intero anno, oltre che un evento che succede una volta ogni cento anni.
In Puglia cadono in media dai 500 millimetri ai 600/700 con punte anche di 1000 millimetri di pioggia all’anno.
La piovosità media non è elevata, e di norma piove in tutti mesi con valori maggiori tra ottobre e febbraio, mentre d’estate le precipitazioni scarse, sovente temporalesche e di breve durata, sono accompagnate da elevate temperature e alta evaporazione, condizioni tipiche dei climi mediterranei.
Le piogge dell’altro ieri sulla Puglia sono state provocate da temporali: un’area di fortissima instabilità atmosferica ha generato il formarsi di un ammasso di cumulonembi. Queste nubi, aspirano l’aria dalle zone circostanti, qui l’umidità particolarmente elevata, oltre che le temperature non basse, hanno dato un notevole contributo alla formazione dei corpi nuvolosi, che in assenza di forti correnti hanno perdurato per svariate ore nella Puglia.
I violenti temporali hanno avuto una straordinaria persistenze, proprio a causa della mancanza di forti venti, condizioni tipiche delle zone di Alta Pressione.
I temporali hanno avuto caratteristiche di quelle celle temporalesche che si formano nelle zone tropicali.
Ma vorrei anche rammentare che tali situazioni in Italia si stanno osservando parecchie volte, specie tra ottobre e dicembre di questi ultime stagioni autunnali.
Sono eventi difficilmente prevedibili, in assenza di vere perturbazioni atmosferiche, infatti sono generati da bolle di aria fredda in quota che rovesciandosi al suolo, innescano forti venti ascensionali (dal basso verso l’alto) che sono all’origine di vaste formazioni di cumulonembi.