PIOVOSITA’ NOTEVOLE AL CENTRO-NORD – Si è chiusa una primavera fra alti e bassi: nel corso della seconda parte di maggio abbiamo avuto il repentino ritorno di freddo anomalo per la stagione su cui abbiamo dedicato diversi approfondimenti, ma in precedenza le temperature erano state miti, a tratti anche piuttosto calde specie al Sud. L’elemento peculiare della primavera sono state le piogge, pressoché costanti almeno sul Centro-Nord: abbiamo avuto eccezionali periodi perturbati in gran parte del periodo compreso fra marzo e maggio, tanto che per alcune aree dell’Italia si sono registrate piogge fra le più elevate del periodo. Su Emilia e Veneto, ma localmente persino su aree dell’entroterra marchigiano ed Alta Toscana, in qualche caso si può parlare di primavera fra le più piovose degli ultimi 150-200 anni, date le precipitazioni localmente senza precedenti da quando sono cominciate le rilevazioni meteorologiche.
PIOGGE PRIMAVERILI DA RECORD – Fra i record più importanti di pioggia i quasi 500 mm caduti dall’1 marzo all’Osservatorio di Parma-Università, valore più alto dal 1831, ovvero dall’inizio delle misurazioni. Stesso quantitativo anche a Torino, dove la stagione si colloca al 12° posto tra le più piovose dal 1801. Notevole anche l’accumulo di Pontremoli (MC) che, in seguito alle piogge dell’ultima settimana ha superato i 900 mm, risultano la seconda primavera più piovosa di sempre dal 1873. Sorprendenti precipitazioni anche su Modena: 50 giorni in primavera e 77 dall’inizio dell’anno, che portano il bilancio complessivo delle precipitazioni del 2013 a 435.7 mm. Era dal 1904 che non pioveva così tanto. Non fa eccezione nemmeno Bolzano, dove si sono registrati 300 millimetri di pioggia, la terza stagione più piovosa dal 1921, da quando sono iniziate le rilevazioni.
Questa primavera è stata, di conseguenza, anche la meno soleggiata dal 1999.