Un’intensa ondata temporalesca si è scatenata nel corso del pomeriggio di venerdì su parte delle pianure lombarde: sono bastati lievi spifferi d’aria fresca atlantica che, contrastando con l’aria più tiepida ed umida pre-esistente, hanno dato vita a celle temporalesche di forte intensità. La fenomenologia si è dapprima scatenata tra Piemonte e Val d’Aosta, mentre nelle ore serali il sistema temporalesco, ulteriormente rinvigorito, si è accanito in Lombardia.
Le zone più colpite dai forti nubifragi sono state il Varesotto e la Brianza: la pioggia, dall’intensità a tratti torrenziale, è stata accompagnata da intensi colpi di vento, con raffiche ad oltre 80-90 km/h che hanno spezzato rami e divelto alberi. Eccezionale l’accumulo registrato sulla zona est di Monza, quasi 140 millimetri caduti nell’arco di poche ore a fronte di una media mensile pari ad 80 mm: l’intensità della pioggia ha mandato in tilt il traffico, allagando diversi sottopassi e seminterrati. Quasi 100 millimetri sono venuti giù sul varesotto, specie nella località Cerro di Laveno Mombello.
Nemmeno il milanese è stato risparmiato dalla cella temporalesca, specie la zona dell’hinterland. La parte nord di Milano ha subito i maggiori allagamenti, fra piazza Caserta, viale Testi, viale Sarca e piazzale Istria. I disagi sono stati notevolmente accentuati dall’esondazione del fiume Seveso, ormai un’emergenza che sta diventando una triste abitudine da dover fronteggiare per gli abitanti della zona.
Nelle ore successive l’area temporalesca si è spostata verso levante colpendo anche Bresciano e Bergamasco con alcuni violenti acquazzoni che si sono protratti per parte delle ore notturne. Ora è in atto una relativa tregua, ma è già conto alla rovescia verso il nuovo peggioramento frontale che caratterizzerà la giornata di domenica, con rischio di nuovi nubifragi.