Dopo un mese d’ottobre caratterizzato da precipitazioni abbondanti su tutta la Sardegna, il mese di novembre sembrava mostrare un andamento decisamente differente, con scarse precipitazioni su tutto il territorio regionale nel corso delle prime due decadi.
Infatti, il persistente dominio di un campo d’Alte Pressioni esteso dal nord Europa fino al Mediterraneo, ha favorito un’azione di blocco allo scorrimento delle correnti perturbate atlantiche fin sul Mediterraneo. L’autunno mostrava così in tutta la sua forza un’evidente anomalia, proprio per l’assenza del flusso zonale che normalmente è il protagonista principale in questo periodo.
Eppure i primissimi giorni del mese erano stati piuttosto piovosi per l’azione di una profonda depressione sull’Europa Occidentale, che aveva determinato il rapido transito di una saccatura anche sul Mediterraneo, con cumulati di pioggia anche di 30-40 mm su alcune zone dell’isola.
Poi la lunga pausa prevalentemente anticiclonica, e solo a metà mese, a partire dal 12 novembre, si è avuto un primo insignificante cambiamento. Una debole depressione atlantica infatti, riuscendo a sorvolare il campo Anticiclonico sul Mediterraneo centro-occidentale, ha interessato marginalmente anche la Sardegna prima di tuffarsi inaspettatamente sull’entroterra Algerino favorendo il ritorno dell’Anticiclone sul Mediterraneo, un’evoluzione comunque ben vista con anticipo dai modelli di previsione.
Fin qui dunque si stava configurando un mese di novembre sicuramente asciutto, ma poi una terza decade di mese particolarmente perturbata ha consentito di recuperare il moderato deficit idrico che si stava venendo a creare sulla maggior parte dell’isola. Dapprima la risalita verso il Mediterraneo del vortice depressionario precedentemente finito sull’Algeria, a seguire si è poi aperta la strada dell’Atlantico con l’arrivo d’incisive perturbazioni accompagnate negli ultimi giorni del mese anche da una moderata irruzione d’aria artica, capace di portare la prima nevicata stagionale sui rilievi del Gennargentu.
Nei primi giorni della terza decade del mese è stata la Sardegna sud/orientale ad essere la più colpita dalle precipitazioni, come accade solitamente nelle configurazioni che determinano l’afflusso di correnti molto umide sciroccali. Ma vediamo alcuni dati registrati su alcune località comprese nella rete delle stazioni SAR (Servizio Agrometeo della Sardegna): in particolare da porre in rilievo Jerzu (NU) e Muravera (CA) che, tra i giorni 20 e 21 novembre, hanno registrato accumuli di pioggia superiori ai 100 mm, ma si segnala anche Villanova Strisaili (NU) che, nella sola giornata del 21, ha registrato una quantità di pioggia pari a 91.8 mm (basti pensare che la media dell’intero mese è di 128.7 mm).
Precipitazioni di rilievo anche nelle giornate del 25 e del 26 novembre su tutta l’isola, ma con valori giornalieri più elevati sulla parte nord-orientale dell’isola: 47.2 mm rilevati ad Aglientu (SS) il giorno 25 (di cui ben 27 mm caduti in appena un’ora) e 32 mm ad Arzachena (SS) nella giornata del 26.
Complessivamente, nell’intero mese, è stata proprio Jerzu a far registrare le piogge maggiori con un totale mensile di 184,2 mm rispetto alla media dell’ultimo trentennio pari a 108 mm.
A conferma del fatto che le precipitazioni sono risultate in linea con la media climatica, è da evidenziare che su un totale di 51 stazioni SAR prese in considerazione, dislocate su tutto il territorio della Sardegna, sono state 26 (ovvero, circa la metà) a superare il dato statistico mensile.